Sbarco immigrati, il Sap: “Pochi uomini e mezzi per turni massacranti”

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Troppo lunghi i tempi dell’ultimo sbarco di cittadini extracomunitari. “Uno sbarco durato tre giorni, che ha impegnato tutte le risorse disponibili che questo territorio aveva nella sua disponibilità”.  A scriverlo è il Sap, Sindacato autonomo di polizia, che denuncia le “lungaggini causate dalle nuove direttive che richiedono l’identificazione dei cittadini extracomunitari presso il porto di sbarco, hanno evidenziato in modo drammatico le carenze strutturali  e organizzative di questa Provincia, che nonostante gli sforzi richiesti a tutto il personale ha dovuto prolungare i relativi servizi connessi a tali eventi emergenziali”.

Sforzi che hanno richiesto ” al personale specializzato della Polizia scientifica e dell’ufficio immigrazione, turni massacranti e continuativi, richiedendo inoltre per la vigilanza e i servizi connessi all’Ordine pubblico la chiusura di interi settori della Questura e del Commissariato di Serra e del Posto fisso di Polizia di Tropea. Al tutto si deve aggiungere che il personale impiegato, non ha avuto il ristoro connesso alle temperature elevate ed alle lunghe permanenze durante le operazioni di sbarco”.

Disagi che inevitabilmente “hanno visto coinvolti anche gli stessi cittadini extracomunitari che hanno dovuto aspettare i tempi tecnici di identificazione presso le strutture destinate a questo scopo”.

Tutto facilmente ipotizzabile fin “dal precedente sbarco”. A questo punto “chiediamo il perchè, chi determina l’assegnazione e l’organizzazione di tali eventi straordinari non faccia i conti con le realtà territoriali su cui tali eventi poi fatalmente si ripercuotono, costretti a fare i conti con la scarsità di uomini e di mezzi a disposizione”. Il Sap si chiede perchè “si continui a dirottare sulla nostra piccola Provincia numeri così elevati e difficilmente gestibili”.

 

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