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Natuzza, l’ultimatum del vescovo e le trattative per evitare la liquidazione della fondazione

Scade oggi l’ultimo invito del vescovo monsignor Luigi Renzo ai soci dell'ente morale di procedere alla modifica dello statuto. Contatti in corso per trovare un’intesa in extremis

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Trattative in corso per evitare il pericolo della liquidazione della fondazione che Natuzza Evolo ha sempre considerato “la mia sesta figlia e la più amata”. Oggi scade l’ultimo invito del vescovo Luigi Renzo ai soci dell’ente morale di procedere alla modifica dello statuto, tra cui figura l’eliminazione dalla “carta” della fondazione del testamento spirituale di Mamma Natuzza che verrebbe inserito come allegato e con la menzione dello stesso all’ articolo due con la dicitura che “lo spirito della fondazione è costituito dalla volontà di Natuzza Evolo, manifestata espressamente l’11 febbraio 1998 nel suo testamento spirituale che informerà nel suo essere e in ogni operare la fondazione stessa”.




Contatti per evitare soluzioni estreme sarebbero in corso in queste ore tra le parti, tra cui una lettera inoltrata dal presidente dell’ente morale Pasquale Anastasi al presule con l’invito a riallacciare buoni rapporti per il bene e gli scopi della fondazione e la risposta giunta a stretto giro di posta dello stesso ordinario diocesano del 16 agosto scorso in cui verrebbe ancora una volta ribadita la necessità di procedere alle modifiche dello statuto. E’ evidente che nessuno vuole la liquidazione della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, un’opera di Natuzza che appartiene solo ed unicamente ai milioni di fedeli, molti dei quali hanno anche ritrovato e intrapreso la via della fede, sparsi in ogni angolo del mondo che tra le colline di Paravati hanno trovato conforto e visto la luce. Ma in questo momento è necessario che più che mai che prevalga la linea del buon senso e che si ponga finalmente fine a questa diatriba dolorosa e per nulla edificante.

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