Politica

FI e le guerre intestine: calma (solo) apparente dopo le nomine

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La resa dei conti è soltanto rinviata. Jole Santelli è riuscita a rimediare, ma la fronda dei dissidenti pretende la sua testa. Messaggio in codice Caridi:«Ricostruiamo il centrodestra». 

Forza Italia non è mai stata in Calabria un'isola di pace. Per ragioni di conflittualità interna mai risolta, ma soprattutto per le difficoltà di gestire interessi contrapposti da parte di chi, nel tempo, è stato posto al timone della nave. Ma nel partito azzurro, si sa, conta molto più l'amicizia con Francesca Pascale e la relazione con Harley ( terzo cane della compagna di Berlusconi dopo Dudù e Dudina) che quella di raccogliere consensi dentro il partito. Qualche settimana addietro, dopo le ultime nomine di Jole Santelli, quella di Mimmo Tallini a Catanzaro e di Giuseppe Mangialavori a Vibo Valentia, la parlamentare sembrava avere le ore contate. Provvidenziale in questi casi, correre da Francesca perchè possa intercedere presso Silvio, magari attraverso l'aiuto del suo cucciolo amatissimo, si dice, dall'ex cavaliere.


Lo ha capito bene la coordinatrice calabrese che dopo aver messo alla porta quanti hanno sputato sangue per garantire al partito migliaia di voti alle europee e alle regionali, senza essere eletti, ha risolto il rebus difficilissimo nominando una triade a Cosenza, quella formata da Giuseppe Graziano, Luigi De Rose e Luca Morrone, figlio di Ennio che così si è tappato la bocca, lasciando a Nazzareno Salerno e qualche altro aventiniano il fiammifero in mano. Certo, c'è chi sostiene che la Santelli potrebbe aver solo prolungato la sua agonia. Il successore pare essere stato già designato. Il suo identikit rispondenrebbe a quello di Antonio Caridi, il senatore, al momento del gurppo di ( Gal) pronto a rientrare tra gli azzurri qualora ve ne fossero le condizioni. A lui, fresco di nomina a vicecoordinatore regionale, sembra essere stata affidata l'unica flebile opposizione al governo regionale guidato da un presidente che «sta mortificando la Calabria».