Cronaca

Processo ad amministratori Nardodipace, parte offesa in aula

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Luigi Franzè, legale rappresentante della cooperativa “L’aurora”, ha deposto dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia per la vicenda relativa all’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale mediante autobus. Abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale in atti pubblici, uso di documento falsificato i reati, a vario titolo, contestati

di GIUSEPPE BAGLIVO

Deposizione stamane in aula da parte di Luigi Franzè, presidente e legale rappresentante della cooperativa “Aurora”, nel processo in corso davanti al Tribunale collegiale di Vibo Valentia nei confronti dell’attuale sindaco di Nardodipace, Romano Loielo (foto in alto), dell’attuale vicesindaco Alberto Franzè, e dei consiglieri comunali Pasquale La Rosa, Antonio Maiolo, Aurelio Tassone e Antonio Franzè, tutti rinviati a giudizio quali ex assessori della precedente giunta poi sciolta per infiltrazioni mafiose, insieme al Consiglio, il 13 dicembre 2011. Sotto processo anche Vincenzo Gullì di Chiaravalle (Cz), titolare della “Viaggi Gullì”, ed il funzionario di banca Simone Brescia di Catanzaro.

Abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale in atti pubblici, uso di documento falsificato i reati, a vario titolo, contestati agli imputati. L’imprenditore Luigi Franzè, parte offesa nel processo, rispondendo alle domande del pubblico ministero e degli avvocati della difesa (Sergio La Grotteria e Pasqualino Patanè per il sindaco Romano Loielo) ha ripercorso l’intero iter dell’affidamento da parte degli amministratori del Comune di Nardodipace del servizio di trasporto pubblico mediante autobus. Procedura per la quale gli amministratori sono accusati di aver falsamente dato atto di aver sentito la responsabile della Stazione appaltante della Provincia, Edith Macrì. Così facendo, secondo la Procura vibonese, il sindaco Loielo e gli amministratori comunali, attraverso una serie di presunti falsi ed abusi, avrebbero affidato il servizio di trasporto alla “Viaggi Gullì” la quale a sua volta avrebbe presentato delle false referenze bancarie. In particolare, l’accusa di concorso in abuso d’ufficio per l’ex giunta Loielo fa riferimento all’approvazione di una serie di atti amministrativi.

Comune Nardodipace

Sede del Comune di Nardodipace

In primis, una delibera – dichiarata immediatamente esecutiva – del 17 luglio 2009 con cui, “eludendo la procedura ed i controlli rimessi alla Sua provinciale”, si sarebbe falsamente dato atto “di aver sentito la responsabile della Stazione unica appaltante della Provincia, Edith Macrì” la quale si sarebbe espressa “negativamente circa la competenza della medesima Sua” nella gestione della gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale con autobus a Nardodipace. Il pm contesta quindi i verbali della Commissione esaminatrice del 14, 15 e 16 settembre 2009 con i quali si sarebbero valutate come “positive le generiche referenze bancarie, peraltro risultate false, fornite dalla “Viaggi Gullì srl” in difformità dall’avviso di gara”. Altre due determinazioni vengono inoltre ritenute dall’accusa “illegittime” in quanto emesse “sul presupposto della legittima attribuzione al sindaco della posizione di responsabile del servizio amministrativo, concessa in realtà in totale assenza di disposizioni previste dalla norma, oltre che in conflitto di interesse”. Con la prima determina (17 settembre 2009) è stata quindi approvata la graduatoria definitiva – disposta dalla Commissione esaminatrice presieduta dal sindaco – della gara inerente il trasporto pubblico locale, modificata però con determina del 21 settembre 2009 “nonostante – ad avviso della Procura – il contrasto con l’avviso di gara in materia di referenze bancarie”. Con la seconda determina (18 settembre 2009) è stata poi autorizzata la “ Gullì Viaggi” a dare esecuzione alle prestazioni oggetto della procedura di gara sino alla data di formale aggiudicazione definitiva, “in assenza di tutta la documentazione richiesta” ed in contrasto con alcune norme regionali.

In tal modo, dal luglio all’ottobre 2009, l’ex giunta Loielo avrebbe “intenzionalmente provocato un ingiusto vantaggio patrimoniale, con compensi ed emolumenti economici, alla ditta “Gullì” ed un danno economico alla cooperativa L’Aurora, già affidataria del servizio”. Tutte circostanze, queste, ripercorse stamane in aula dalla parte offesa, Luigi Franzè, legale rappresentante dell’Aurora, durante il suo esame da parte del pm e poi durante il controesame ad opera delle difese degli imputati. Il reato di falsità ideologica e materiale contestato a Vincenzo Gullì fa invece riferimento all’uso di un presunto documento falsificato in quanto, ad avviso della Procura, nella procedura di gara per il trasporto pubblico locale a Nardodipace sarebbe stata indirizzata l’11 luglio 2009 una lettera al Comune “con una falsa sottoscrizione” da parte di un impiegato di banca. In tale missiva sarebbe stato attestato “contrariamente al vero”, secondo l’accusa, che la ditta “Gullì” era dotata di requisiti economici e patrimoniali che la rendevano idonea a fronteggiare gli impegni assunti. Il processo a carico del sindaco Romano Loielo – già dirigente nazionale del partito Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, candidato con tale formazione politica alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale dello scorso anno – e degli altri imputati riprenderà nell’udienza fissata per il 21 aprile 2016.

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