Cronaca

‘Ndrangheta: assolto boss Luigi Mancuso, tuttora irreperibile

senza-titolo-1-copia.jpg

Il  “capobastone” dell’omonimo clan di Limbadi era accusato di diverse violazioni della sorveglianza speciale alla quale è sottoposto dopo la scarcerazione avvenuta nel 2012

di GIUSEPPE BAGLIVO

Assolto “perchè il fatto non costituisce reato” il boss della ’ndrangheta, Luigi Mancuso, 61 anni, ritenuto al vertice dell’omonimo clan di Limbadi, nel Vibonese, e fra i capi storici ed indiscussi dell’intera organizzazione criminale calabrese. Luigi Mancuso era accusato di aver violato nel 2012 la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, alla quale è sottoposto, intrattenendosi a parlare con soggetti gravati da precedenti penali. Difeso dagli avvocati Francesco Sabatino e Antonino Cosentino, il Tribunale di Vibo Valentia ha però assolto il boss, scarcerato nel luglio 2012 dopo 19 anni di reclusione per condanne definitive, La difesa aveva sostenuto dinanzi al Tribunale monocratico presieduto dal giudice, Gabriella Lupoli, che gli incontri del Mancuso con tali soggetti erano solamente episodici e non abituali. La Procura aveva invece chiesto per l’imputato la condanna ad un anno ed 8 mesi di relusione. Luigi Mancuso da oltre un anno risulta irreperibile, pur non essendo stato emesso nei suoi confronti alcun provvedimento giudiziario. Condannato nei processi nati dalle operazioni “Tirreno” (Dda di Reggio Calabria) e “Count down” (Dda di Milano) per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti, Luigi Mancuso è stato detenuto ininterrottamente dal 3 giugno 1993 per ben 19 anni.

Più informazioni