Cronaca

Truffe alle assicurazioni, singole contestazioni alle persone coinvolte

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La Procura di Vibo nell’inchiesta condotta dai carabinieri guidati dal luogotenente Nazzareno Lopreiato contesta diversi reati, dal falso materiale e testimoniale, al fraudolento danneggiamento di beni assicurati

di GIUSEPPE BAGLIVO

Domenicantonio Arena e Giovanni Battista Arena, Sarina Nicola, Maria Nicolaci, Maria Arena, Antonio Arena, Mylene Molina e l’avvocato Giuseppe Santamaria sono accusati del reato di falso materiale in relazione ad un falso sinistro stradale (perdita del controllo dell’auto ed uscita di strada) occorso a San Calogero il 15 aprile 2011 all’auto di Maria Arena (condotta da Antonio Arena e con a bordo Maria e Sarina Nicolaci). Un incidente, secondo le meticolose indagini dei carabinieri della Stazione di Vibo Valentia diretti all’epoca dal luogotenente Nazzareno Lopreiato, in realtà mai avvenuto, con la presentazione di tale libello alla compagnia di assicurazioni Axa a corredo della richiesta di risarcimento danni. Così agendo, gli indagati avrebbero indotto in errore la compagnia di assicurazioni. Rimasto quindi infruttuoso il tentativo della “A.D. Service” dei germani Domenicantonio e Giovanni Battista Arena di definire la controversia in via transattiva, l’avvocato Giuseppe Santamaria ha citato la Axa Assicurazioni dinanzi al Giudice di Pace di Mileto, presentando certificazioni sanitarie dove il medico del Pronto Soccorso dell’ospedale di Tropea, Mylene Molina, avrebbe falsamente attestato la presentazione dei feriti in ospedale dopo l’incidente stradale. In concorso con tutti gli altri, il medico Molina avrebbe poi realizzato ulteriore certificazione sanitaria di prolungamento della prognosi di guarigione, compendiata su carta intestata al reparto di Ortopedia dell’ospedale di Vibo, utilizzando gli indagati la firma di medici ortopedici lì in servizio e che hanno disconosciuto le certificazioni vergate da mano aliena.

Altra contestazione di falso materiale viene mossa ai germani Domenicantonio e Giovanni Battista Arena, Domenico Preiti, Giuseppe Preiti, Stefano Preiti, Emanuela Currà, Mylene Molina per un altro inesistente incidente stradale a San Calogero con l’auto condotta da Domenico Preiti e con a bordo Emanuela Currà, Giuseppe e Stefano Preiti che avrebbero in tal modo tratto in inganno la compagnia di assicurazioni Goupama a corredo della richiesta di risarcimento danni poi effettivamente liquidata con, anche in questo caso, le presunte false attestazioni nelle certificazioni sanitarie.

Falso materiale con il medesimo meccanismo per un terzo incidente che vede ancora indagati i germani Arena ed il medico Molina questa volta in concorso con Emanuele Gentile, Vincenzo Crudo, Michelle Baldo, Pasqualina Ferraro, quindi per un quarto con ancora indagati i due Arena, Molina, Rocco Durante e Giuseppe Greco, un quinto ai danni della Ina Assitalia con indagati gli Arena, Pietro Greco e l’avvocato Giuseppe Santamaria, un sesto con indagati gli Arena, Molina, Salvatore Barbieri, Concetta Lucifero, Maria Concetta Mazzeo e Antonio Barbieri, ed un sesto incidente occorso a Rombiolo nel 2011 che vede indagati i due Arena, Domenico Solano, Palma Paglianiti e Gessica Solano con gli ultimi due accusati di essersi presentati al Pronto Soccorso successivamente ad un sinistro stradale, realizzando ulteriore falsa certificazione medica di prolungamento delle prognosi di guarigione.

Ospedale Tropea

Ospedale di Tropea

Fraudolento danneggiamento di beni assicurati. Di tale reato sono accusati i due Arena, Aniello Pititto, Nicola Pititto, Michela Candela e Rosa Anna Mesiano con un sinistro a Mileto nel gennaio 2012 in realtà – ad avviso della Procura e dei carabinieri – mai avvenuto traendo così in errore la compagnia di assicurazioni Sara a corredo della richiesta di risarcimento danni. Stesso reato ancora per i due Arena (Domenicantonio e Giovanni Battista), Aniello Pititto, Pasqualina Pititto e Chiara Splendore con la Milano Assicurazioni tratta in inganno nel 2012. Sempre i due Arena, il medico Mylene Molina, Graziella Arena, Maria Catena Arena e Raffaele Sesto, sono quindi indagati per lo stesso reato con parte lesa questa volta la Allianz Assicurazioni.

Falsa testimonianza. Di tale reato devono rispondere Raffaele Euticchio, Maria Anna De Vita, il medico Mylene Molina e l’avvocato Giuseppe Santamaria. Medico ed avvocato sarebbero stati, secondo l’accusa, gli istigatori ed i beneficiari dell’illecita condotta, con Raffaele Euticchio e Maria Anna De Vita testimoni in una causa civile di risarcimento danni tra Giasmara La Torre contro Generali Business Solutions, “deponendo sotto giuramento innanzi al Giudice di Pace di Tropea ed attestando falsamente di aver assistito ad un sinistro stradale a Ricadi tra Giasmara La Torre ed un altro veicolo non individuato, quando invece – scrive il pm nel capo d’imputazione – l’incidente non si era mai verificato”.

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