Economia & Società

“Imboscati” nella sanità, Vibo è da primato: sono circa 700

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Un fenomeno dilagante alimentato dallo sfrenato clientelismo perpetrato negli anni dalla politica e dai sindacati. Prova ad arginarlo un accordo tra il commissario Scura e le parti sociali

di MIMMO FAMULARO

Sono invisi al loro datore di lavoro, ma anche ai loro stessi colleghi, sono raccomandati, privilegiati, spesso nullafacenti. In una sola parola sono gli imboscati. Un fenomeno dilagante nel settore pubblico e una piaga difficile da estirpare nella sanità. In molti ci hanno provato, nessuno fin qui è riuscito nell’impresa. Ora ci prova il commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro Massimo Scura che proprio nelle ultime ore ha firmato un protocollo d’intesa con le organizzazioni sindacali del comparto sanitario con l’obiettivo di stanarli e obbligarli a fare semplicemente ciò per cui ogni 27 del mese vengono pagati: lavorare.

Vibo da primato. Gli imboscati nell’Asp vibonese sono un piccolo esercito. Le stime parlano di quasi un 30% della forza lavoro che in valori assoluti significa quasi 700 imboscati su 2000 dipendenti. Cifra arrotondata per difetto perchè non è facile individuare quanti medici sono finiti in amministrazione svestendo il camice bianco ed indossando la giacca e la cravatta. Appare poi sproporzionato il numero di infermieri o caposala impiegati negli ambulatori anziché nei reparti e sono tanti anche i giovani infermieri dislocati sul territorio. Una situazione ben nota che provoca disagi e obbliga chi lavora per davvero a sdoppiarsi tra un reparto ed un altro o a fare turni massacranti, specie nel periodo estivo. Ogni tentativo di ridistribuzione dei carichi di lavoro per misurare l’effettiva produttività del personale in servizio è miseramente naufragata.

Tempi duri per gli “imboscati”. Accordo commissario e sindacati

Un fenomeno alimentato dal clientelismo. Chi in passato ha cercato di stanare gli imboscati e metterli in riga si è scontrato nella migliore delle ipotesi con leggi nazionali e leggine regionali a tutela dei presunti nullafacenti o con il clientelismo ancora dilagante che alimenta questo fenomeno. Gli imboscati, spesso, godono della protezione del politico e del sindacalista di turno. Emblematiche le dichiarazioni pronunciate dal coordinatore regionale sanità della Federazione sindacati indipendenti, Sarah Yacoubi: “Anni di clientelismo politico e sindacale avevano imboscato amici ed amici degli amici in posti di lavoro “protetti” contribuendo così a depauperare i servizi essenziali del necessario personale. Questo accordo, siglato grazie anche alla sensibilità del commissario Scura, mette ordine in materia”.

 

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