Cronaca

Vibo, intimidazione a vigile urbano: ondata di solidarietà

A fare il macabro ritrovamento lo stesso dipendente della polizia municipale davanti alla propria abitazione a Vena di Jonadi

Pesante intimidazione a Vena di Jonadi, centro confinante con Vibo Valentia. Una testa di agnello infilata in un sacco è stata recapitata dinanzi all’abitazione di un vigile urbano, Francesco Russo, di 53 anni. L’animale con la testa mozzata è stato rinvenuto dinanzi al portone di casa dallo stesso vigile urbano in servizio nella polizia municipale del Comune di Vibo Valentia.

Le indagini. Al lavoro per capire la matrice dell’intimidazione e risalire agli autori i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, guidati dal capitano Diego Berlingeri, che si sono portati sul posto per i rilievi e l’avvio delle indagini.  Il sindaco Elio Costa ha condannato l’accaduto, esprimendo solidarietà al vigile e ritenendo questa intimidazione un motivo in più  per mantenere l’Ufficio territoriale del governo. “Si tratta di un ragazzo valido che non si è mai risparmiato” ha invece asserito sconcertato il comandante della polizia municipale di Vibo Valentia, Filippo Nesci, nel condannare “l’ignobile gesto”.

Ondata di solidarietà. Diversi i messaggi di solidarietà espressi nei confronti del vigile Franco Russo a poche ore dalla vile intimidazione. Puntuale il messaggio del presidente del Consiglio comunale, Stefano Luciano, che gli ha espresso vicinanza per l’increscioso episodio rassicurandolo sulla vicinanza del civico consesso ed esortandolo a proseguire lo svolgimento della propria attività “con il vigore e la dignità che ha sempre manifestato”.

Quanto accaduto è un gesto assolutamente da censurare per il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori il quale auspica che le Forze dell’ordine individuino al più presto il responsabile assicurandolo alla giustizia. “Il processo – scrive Mangialavori – di definitiva affermazione della legalità in Calabria coincide con quello della sua emancipazione. Per farlo, serve un progetto corale di cittadini ed enti pubblici, senso civico di funzionari onesti come Franco Russo ed il sostegno rigoroso di tutti i rappresentanti istituzionali. Una sfida destinata ad essere vinta perché da essa dipende il presente e il futuro della comunità vibonese e dell’intero Meridione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Carmela Valia, consigliere comunale di Vibo Valentia e collega di Franco Russo. “Manifesto il mio No – sottolinea  – a qualsiasi forma di violenza e sopraffazione soprattutto nel momento in cui il mondo guarda con sofferenza e cerca la pace”.

La nota del Sulpl. Sulla vicenda interviene anche il Sulpl, il sindacato unitario lavoratori Polizia locale. “Ancora una volta – si legge nella nota firmata dal segretario territoriale Raffaele Stillitano – nella nostra regione l’uniforme della Polizia municipale diventa bersaglio della criminalità organizzata che quando si tratta di intimidire, colpire o andare oltre, non fa distinzioni di colori o di fregi. L’episodio, l’ultimo di una lunga serie come aggressioni, taglio di pneumatici e spari alle serrande del garage che nel corso di questi anni hanno colpito uomini e donne del Corpo di Polizia municipale, sta a significare che la polizia locale  rappresenta il primo sbarramento che lo Stato tramite i Comuni pone contro l’illegalità diffusa ma anche verso situazioni molto più pericolose”.

 

 

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