Cronaca

Traffico di farmaci dalla Puglia al Vibonese: i nomi degli arrestati e degli indagati

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Tra le persone coinvolte nel presunto vasto giro di farmaci indagati pure i vibonesi Piergiorgio Centro e Francesco Galati. L’inchiesta è stata condotta dai carabinieri di Lamezia Terme e dai militari del Nas di Catanzaro

di GIUSEPPE BAGLIVO

Esecuzione di 7 ordinanze restrittive a Lamezia Terme nell’ambito di un’operazione che ha visto impegnata la Compagnia dei carabinieri lametina ed il Nas di Catanzaro contro un’organizzazione con sedi operative nel Lazio, Campania, Puglia e Sicilia che ricettava diverse tipologie di farmaci su tutto il territorio nazionale. I carabinieri sono riusciti a ricostruire i canali utilizzati per la vendita dei farmaci provenienti da rapine e furti commessi in molte regioni italiane. Ricostruito pure il ruolo svolto da ogni persona arrestata nell’ambito dell’organizzazione che si occupava di custodire i farmaci rubati e successivamente di rivenderli in farmacie su tutto il territorio nazionale. La gran parte dei furti e delle rapine sono stati commessi in Puglia.

Sequestri.  Le confezioni di farmaci sequestrate hanno un valore complessivo di 3 milioni e mezzo di euro. L’operazione è stata denominata “Pharmafax”. I farmaci rubati sono invece 133mila, fra cui parecchie confezioni di viagra. Nel corso dell’operazione sono state eseguite 40 perquisizioni tra cui 16 farmacie e cinque società che si occupano della vendita di farmaci. In carcere sono finiti Carmelo Roccazzella, 60 anni, di Aci Catena (Ct) e Nicola Fucci, 50 anni, di Andria. Arresti domiciliari invece per: Mario Porzio, 81 anni, di Napoli, ma residente a Roma; Vito Ruta, 53 anni, di Andria; Pietro Sito, 48 anni, di Torre Annunziata (Na), Eduardo Lambiase, 35 anni, di Terlizzi (Ba). Cinque gli indagati a piede libero. Tra di loro ci sono anche due vibonesi. Si tratta di Francesco Galati 60 anni, di Francavilla Angitola (Vv), Piergiorgio Centro, 47 anni, di Tropea (Vv).

Piergiorgio Centro è stato negli scorsi anni segretario del Partito Socialista nel Vibonese, candidandosi con tale partito nel 2002 alla carica di consigliere del Comune di Tropea e nel 2008 pure a consigliere della Provincia di Vibo Valentia (non eletto).

Inchiesta partita dal Vibonese. Le indagini sono partite con la scoperta nel novembre 2013 di un deposito con duemila pacchi di farmaci in un garage ed in una mansarda di Francesco Galati, meccanico di Francavilla Angitola e titolare di un’officina a Pizzo Calabro. Il vibonese già all’epoca era stato arrestato per ricettazione, commercio e somministrazione illegale di farmaci. Oltre 500 di tali farmaci rinvenuti all’epoca a Francavilla Angitola sono risultati provento di una rapina a mano armata compiuta il 3 novembre 2013 a Canosa, in Puglia. Il vibonese Francesco Galati spiegò agli inquirenti, all’epoca del primo sequestro, di aver tenuto nel proprio garage il quantitativo di farmaci per conto di Piergiorgio Centro, parlando di un carico di medicinali risalente al 2012 per il quale aveva fatto da custode allo stesso Centro che, con la società “Dp Pharm” di Tropea ne era il destinatario finale. Le indagini hanno permesso di scoprire che i farmaci provenivano anche da altre rapine, compiute a Bari, Modugno (tre), Castellamare di Stabia (una e Bisceglie. Francesco Galati, oltre che in contatto con Piergiorgio Centro, sarebbe stato in contatto pure con farmacie di Rende, Paola, Spezzano della Sila, Francavilla Angitola, Prato, Agrigento e Borgia.

Per i vibonesi Galati e Centro, il gip di Lamezia Terme ha escluso che vi sia “attualità” del vincolo associativo contestato invece agli arrestati. Dalle risultanze investigative, secondo il giudice, “sarebbe dato evincere che Centro, verosimilmente preoccupato per le conseguenze del sequestro del novembre 2013 a Francavilla, si sia poi di fatto allontanato dalla compagine associativa, dissociandosi dalle dinamiche delinquenziali”. Allo stesso tempo, però, il gip sino a novembre 2013 ritiene “non occasionale la condotta di Piergiorgio Centro, bensì sintomatica – evidenzia il giudice – della sua partecipazione al contesto criminoso per cui si procede”, con legami pure con Mario Porzio (ai domiciliari), quest’ultimo già accusato nel luglio 2014 nell’ambito di altra inchiesta della Procura di Roma di aver promosso, diretto ed organizzato un’associazione a delinquere finalizzata all’approvvigionamento e successiva reimmissione di farmaci sul mercato clandestino nazionale ed estero.

Galati e Centro sono accusati di ricettazione in concorso per aver ricevuto e occultato oltre 51.875 confezioni di medicinali, per un valore commerciale di circa un milione di euro, provento di 6 rapine ed un furto commessi in Puglia fra il 2011 ed il 2013.