Gestione rifiuti nel Vibonese, situazione esplosiva: l’esito del vertice in Prefettura

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Da Vibo a Pizzo i dipendenti ex Eurocoop e Progettambiente sono ormai esasperati. Nel capoluogo mancano l’ultimo stipendio e la liquidazione. Nella città napitina, netturbini all’asciutto di cinque.

Operai sul piede di guerra. Gli stipendi non arrivano. Le mensilità non vengono liquidate e da Vibo a Pizzo si riaffaccia l’emergenza spazzatura. Non solo e non tanto perchè i cassonetti restano pieni ( a questo ci si è abituati da tempo) ma perché le ditte non garantiscono il dovuto ai netturbini. Dopo le proteste di ieri, con conseguente occupazione di via Nazionale a Pizzo, questa mattina nuovo vertice in Prefettura. Al cospetto del prefetto Giovanni Bruno e del vice capo di gabinetto Sergio Raimondo si sono presentati in delegazione i lavoratori accompagnati da due rappresentanti sindacali. Nazzareno Piperno, segretario provinciale dello Slai Cobas ed Enrico Rottura dell’Ugl.  Il capo dell’Utg ha ascoltato con attenzione i dipendenti ex Eurocoop e ProgettAmbiente ormai allo stremo. Diverse le due situazioni, seppur ugualmente allarmanti.

A Vibo. Nella città capoluogo la ProgettAmbiente, per liquidare l’ultima mensilità ( quella di ottobre) la tredicesima e il Tfr chiede al Comune di versare i contributi per complessivi 160mila euro. Completata questa procedura verranno effettuate le comunicazioni agli uffici per le buste paga. Il tutto dovrebbe essere espletato nell’arco di una quindicina di giorni. Ma il braccio di ferro è proprio questo: il Comune non intende versare le somme dei contributi.

A Pizzo. Nella città napitina, situazione decisamente più tesa. Questa mattina, prima di salire in delegazione a Vibo, i 17 dipendenti ex Eurocoop hanno presidiato il Comune e si annunciano forme di protesta ben più eclatanti. Accreditano cinque mensilità per complessivi 86mila euro, ma i problemi dell’azienda con il Durc, per questioni legate all’accantonamento dell’Etr, al momento lo impediscono finendo per esasperare gli animi.

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