Economia & Società

Sanità, infermieri promossi e ospedali calabresi al collasso: Scura stoppa le carriere

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Il commissario chiede ai vertici delle Asp di fermare gli incarichi di coordinamento per i caposala. Le linee guida per la riorganizzazione devono essere ancora definite. 

Tempi duri per gli ospedali alla punta dello stivale. Tagli di risorse, razionalizzazione della spesa, imboscati a migliaia ed ora anche le promozioni del personale infermieristico. La sanità calabrese rimane una giungla nella quale mettere ordine si rivela, mutatis mutandis, una sorta di missione impossibile. Ci hanno provato in tanti negli ultimi anni. E l’unico risultato conseguito è stata la diminuzione del disavanzo, che oggi si attesta tra i sessanta e i settanta milioni. Una diminuzione frutto di una dolorosissima cura dimagrante che ha colpito in primis i servizi alla popolazione e il diritto alla salute dei cittadini. Inutile rammentare che gli ospedali sono da tempo letteralmente al collasso e il personale costretto a lavorare in apnea per via dello stop al turn over. Risultato?

Ospedali in tilt. Turni massacranti e reparti sguarniti. Una vera e propria mannaia sul capo per le aziende sanitarie e ospedaliere che, non ancora soddisfatte, avrebbero pensato bene nelle ultime settimane a come aggravare ulteriormente i carichi di lavoro dei malcapitati costretti a stare nei reparti,  procedendo addirittura all’affidamento di incarichi di coordinamento per alcuni infermieri. Un fatto che avrebbe messo ko reparti già a corto di operatori.

Stop alle promozioni. A bloccare l’esodo, è stato nelle ultime  ore, il commissario Massimo Scura e il sub commissario Andrea Urbani. Un input forte a revocare nell’immediato ” vista la grave carenza di personale” il conferimento di “incarichi di coordinamento e attualmente esonerati”. Gli atti rimangono ancora all’attenzione degli uffici intenti a definire il regolamento da cui deriverà la riorganizzazione  delle posizioni di coordinamento in particolare di quello infermieristico. Ovvero, delle caposala.