Pd, a Vibo dopo la “farsa” del tesseramento è tempo di prove muscolari

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Prenotata dal censoriano Michelangelo Mirabello la sala del Consiglio provinciale per il pomeriggio di venerdì quando avrà luogo un’assemblea di iscritti e amministratori dem. 

Il tesseramento è stato riaperto tra mille polemiche. In molti centri rischiano di rimanere fuori dirigenti regionali del Pd. Ma gli attuali dirigenti non gettano la spugna. E provano a mostrare ugualmente i muscoli forse nell’intento di evitare che salti un congresso ormai a serio rischio. Per venerdì pomeriggio dalle 16 alle 20 è stata prenotata la sala del consiglio provinciale. Nella richiesta protocollata nella mattinata odierna, è stato evidenziato che si tratterà di un’assemblea di iscritti ed amministratori. Verosimilmente vi parteciperà solo una parte. Quella che al momento è detentrice di un corposo pacchetto di tessere. Per lo più vecchie bandiere del Pci e Pds convertite allo sfrenato “liberismo” neorenziano, a quanto pare sposato dall’attuale dirigenza di via Argentaria. In quell’occasione la spaccatura sarà ancor più evidente a prescindere dai numeri. Perché non è affatto detto che gli amministratori vicini a Francesco De Nisi, accettino di apparire un tutt’uno con l’anima censoriana del Partito democratico. L’obiettivo è di mettere a tacere le ultime roventi polemiche legate al “tesseramento farsa”, con “regole tutt’altro che chiare”; di superare gli incontri romani “degli altri renziani” alla presenza di Lorenzo Guerini; di mettere nel dimenticatoio la sostanziale bocciatura di una Commissione di garanzia che affidava la diramazione dei comunicati ai collaboratori dello stesso Michelangelo Mirabello, dimostrandosi tutt’altro che super partes. Eventi funesti tutti “colpa” forse dei “destabilizzatori” che dopo aver chiesto inutilmente di iscriversi, vedendosi sbattuta la porta in faccia, hanno deciso di rivolgersi ai media per denunciare cosa accade nel Partito “democratico”.

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