Cronaca

Usura: sette indagati a Lamezia. Denunciate anche le vittime. NOMI

L’operazione della Guardia di Finanza ha portato a scoprire tassi di interesse sino al 93%. Denunciati per favoreggiamento 3 imprenditori, vittime dei reati

Quattro persone indagate per usura a Lamezia Terme, con tassi di interesse sui prestiti di denaro sino al 93%, annuo e tre imprenditori denunciati per favoreggiamento. Gli avvisi di garanzia della locale Procura della Repubblica sono stati notificati dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme.

Denunce anche per le vittime. Gli imprenditori, vittime dei reati di usura, pur messi di fronte all’evidenza dei fatti, hanno negato la loro condizione dinanzi agli investigatori e da qui la denuncia per favoreggiamento nei loro confronti. La Guardia di Finanza ha svolto le indagini analizzando, fra l’altro, i conti correnti bancari dei tre imprenditori e delle rispettive ditte in difficoltà economiche, riscontrando che tra le movimentazioni in entrata ed uscita ve ne erano alcune sospette, proprio con le persone che successivamente sono state indagate per usura. La ricostruzione dei rapporti finanziari esistenti fra le vittime e gli usurai è stata particolarmente difficile non solo per la mancata collaborazione delle vittime, ma anche perché a “copertura” delle operazioni illegali di interscambio di denaro, era stata precostituita una serie di insidiosi documenti rivelatisi – al termine delle investigazioni – del tutto fittizi e finalizzati soltanto a fornire una parvenza di legittimità legale a quelle che invece erano operazioni di finanziamento usuraio.

Tassi fino al 93%. Nonostante ciò, i finanzieri sono riusciti a determinare esattamente anche i tassi di interesse usurari praticati dagli indagati, variabili dal 51% al 93% annuo. L’operazione rientra in un più vasto dispositivo di contrasto a fenomeni criminali che incidono sull’economia locale, disposto e coordinato dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro.

I nomi degli indagati.  Tre gli indagati, tutti di Lamezia Terme, per il reato di usura: Ferdinando Greco, 40 anni, Giuliano Caruso, anche lui di 40 anni, Antonio Arcieri, detto “u Lupu” , di 84 anni. Ad un quarto indagato, sempre di Lamezia Terme, viene invece contestato il reato di esercizio abusivo del credito. Si tratta di Giovanni Giampà di 45 anni, figlio del defunto Pasquale Giampà, alias “‘Tranganiello”.