Vibo: rinegoziazione dei mutui, disco verde del Consiglio tra le proteste dei netturbini

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Il via libera nella tarda serata di ieri dopo ore di discussione e al termine di una giornata infernale per via delle proteste dei lavoratori della ProgettAmbiente

dalla REDAZIONE

Approvata dal Consiglio comunale di Vibo Valentia, nella seconda seduta ( straordinaria) la rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti. Una seduta infuocata che ha avuto inizio con sostanziale ritardo per via della protesta degli operai della ProgettAmbiente i  quali prima hanno occupato gli uffici e poi l’aula dell’assise fino a quando non hanno avuto rassicurazioni sui pagamenti che comunque verranno decurtati momentaneamente del 25% da liquidare entro Natale

L’opposizione ha provato, quando la seduta ha preso il via, di impedire in ogni modo che i lavori proseguissero. Numerose le pregiudiziali che avrebbero dovuto indurre, a giudizio del Pd, l’amministrazione a ritirare la pratica. Così Sabatino Falduto ha evidenziato come non fosse stato rispettato il termine per la convocazione dei lavori, mentre l’assessore al Biloancio Raffaela Imeneo provava a relazionare. Un tentativo inizialmente impedito dall’intervento di Giovanni Russo:” Se la pratica non è passata dalla giunta come mai relaziona l’assessore?”.  I lavori proseguivano a fatica. E non senza tensioni. Il segretario generale veniva accusato di mancanza “di lucidità”. All’indirizzo del dirigente Teti partivano i consueti strali per via di pratiche giunte incomplete in Consiglio. “Burocrazia inadeguata” – tuonava un’opposizione agguerrita.  Intanto la titolare della delega al bilancio chiariva che “La rinegoziazione di 76 mutui su 79 a un tasso inferiore consentirà al Comune di risparmiare a regime 416mila euro annui da investire in interventi sulle scuole, sulle strade, per i parcheggi. Anche se il ci sarà un costo complessivo maggiorato di 2milioni 75mila euro”. “Soldi virtuali se spalmati in un lasso di tempo ultradecennale le faceva eco Antonio Scuticchio”. Mentre il Pd cavalcava l’onda delle inadempienze (doppio parere dei revisori, nessuna indicazione sull’impegno dei fondi) e dell’inopportunità della manovra, peraltro in extremis.”C’è un risparmio di rata, non di soldi” – tuonava Contartese. A ribattere Lorenzo Lombardo:” Se la legge fatta da un governo di centrosinistra è stata adottata da 7mila comuni un motivo ci sarà”.

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