Cronaca

Robin Hood, processo con rito abbreviato: una condanna ed un’assoluzione

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Inflitti a Giuseppe Castelli Avolio tre anni e sei mesi di carcere dal Tribunale di Catanzaro. Assolto l’altro imputato, Francesco Masciari che rispondeva di rivelazione di segreti d’ufficio

E’ Giuseppe Castelli Avolio, accusato di peculato, il primo imputato ad essere stato condannato nel processo con rito abbreviato sulla distrazione di fondi destinati al Credito sociale, denominata Robin Hood. A lui i giudici del Tribunale di Catanzaro hanno inflitto tre anni e sei mesi di reclusione, interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e la confisca per equivalente di beni nella disponibilità dell’imputato del valore non superiore a 825mila euro. Assolto dall’accusa di rivelazione di segreti di ufficio, perché il fatto non sussiste, l’avvocato Francesco Masciari, difeso dall’avvocato Giovanni Merante.

 L’avvocato Giuseppe Castelli Avolio è accusato di peculato per essersi appropriato, in concorso con Bruno Dellamotta e Ortensio Marano (imputati nello stralcio del procedimento con rito ordinario) della somma di 825mila euro dopo avere ricevuto sul conto corrente vincolato la somma di 2.500mila euro versata il 19 dicembre 2015 dalla fondazione Calabria Etica, per conto della Regione Calabria. I soldi erano vincolati secondo l’accusa sarebbero stati utilizzati “per scopi personali e privati in investimenti sul mercato di rischio”.

 

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