Cronaca

Un altro primato negativo per Vibo: è la provincia più “esplosiva” della Calabria

Il Vibonese registra il più alto numero di interventi degli artificieri nell'ultimo biennio. Ecco dove i clan si riforniscono per realizzare gli ordigni artigianali necessari ai danneggiamenti e alle intimidazioni

Bombe-di-natale-in-calabria

Nicola Gratteri l'ha definita in più occasioni la provincia con la più alta densità mafiosa d'Italia e poi anche quella più massonica. Nell'ultimo anno è stata anche quella con il maggior numero di omicidi tentati o compiuti e i due principali quotidiani economici italiani l'hanno relegata all'ultimo posto nella classifica sulla qualità della vita. La provincia di Vibo Valentia non smette di collezionare primati negativi. L'ultimo della serie è stato certificato dal Nucleo artificieri del Comando provinciale di Catanzaro. Quasi una chiamata su due nell'ultimo biennio è infatti arrivata dal Vibonese che vanta quindi la maggiore incidenza di interventi da parte degli artificieri, circa il 45% su base regionale.




Una provincia pericolosa. Non proprio una sorpresa visto che in una provincia così piccola le bombe piazzate dalla 'ndrangheta hanno fatto morti e feriti nel breve volgere di qualche mese. Dall'attentato fallito a Soriano Calabro con tanto di bomba radiocomandata posta sotto l'auto a quello che ha fatto saltare in aria lo scorso aprile Matteo Vinci nelle campagne di Limbadi. Episodi eclatanti che si aggiungono ad altri meno conosciuti. Intimidazioni e danneggiamenti con l'uso di ordigni artigianali o bombe-carta. E, infatti, gli artificieri sono intervenuti più volte negli ultimi mesi per richieste di vario genere: allarmi bomba, disattivazione di ordigni esplosivi, sopralluoghi per attentati dinamitardi a supporto delle attività investigative delle forze dell'Ordine, sequestri di materiale pirotecnico vario.

Come si riforniscono i clan. Ad incidere, oltre alla violenza delle 'ndrine, contribuisce la presenza sul territorio provinciale di diverse fabbriche di lavorazione degli artifizi pirotecnici. Quando le bombe si fatica a trovarle sul mercato illegale, i clan acquistano in queste aziende il materiale necessario a costruire quanto serve per intimidire commercianti, imprenditori o qualsiasi altra persona da colpire. Un fenomeno che si aggiunge al mercato clandestino degli artefizi pirotecnici non omologati. Ma questa è un'altra storia e qui la 'ndrangheta centra nulla.

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