Politica

Sanità in tilt nel Vibonese, farmacie chiuse e mancano pure i veterinari. Controlli a rischio

L'allarme lanciato dai presidenti degli ordini professionali nel corso di un incontro con il sindaco di Vibo Maria Limardo

IMG-9055

La sanità a Vibo fa acqua da tutte le parti perché è la macchina nel suo complesso che non funziona. Fronteggiare le priorità senza tralasciare gli obiettivi sul medio lungo periodo è l’obiettivo del sindaco della città Maria Limardo che nel pomeriggio di ieri, nell’ambito della road map messa a punto nei giorni scorsi, ha incontrato nella sala giunta del consiglio comunali i massimi rappresentanti degli ordini professionali afferenti alle professioni sanitarie.

Il tavolo. Intorno allo stesso tavolo – riferisce la Gazzetta del Sud – si sono così ritrovati il presidente dell’ordine dei medici Antonino Maglia, il massimo rappresentante dei veterinari Francesco Massara, il presidente dell’ordine dei farmacisti Massimo De Fina e per gli infermieri il presidente Stefano Moscato e la sua vice Aurora Arena. A partecipare ai lavori, con il capo dell’amministrazione comunale, anche il vice sindaco Domenico Primerano. Maria Limardo ha focalizzato le principali questioni aperte partendo da un presupposto: “Per anni la città ha vissuto in acque stagnanti per quel che concerne la sanità senza che mai si alzasse un dito. A questo punto, ho deciso di prendere in mano la situazione, partendo dai problemi più urgenti”. In questo stato di cose la sanità vibonese non può rimanere, anche perché “prima di cinque-sei anni difficilmente avremo il nuovo ospedale”. Ergo, “gli ostacoli legati alla scarsa interlocuzione a livello regionale, per via anche del commissariamento devono essere superati”.

Tra proposte e disagi. Da qui l’idea di un tavolo tecnico che metta di fronte il sindaco, il direttore generale dell’Asp e il direttore dell’apposito dipartimento regionale Antonio Belcastro. Parole che hanno trovato larga eco negli interlocutori del primo cittadino. “Non possiamo svolgere più la nostra professione perchè privi del personale di supporto – hanno sottolineato i rappresentanti degli infermieri -. Il concorso è stato già espletato, ma le assunzioni non arrivano perchè manca l’autorizzazione della struttura commissariale”. Disagi anche per i veterinari, su tutto il territorio provinciale: “C’è carenza ovunque – ha tuonato Francesco Massara -. D’altronde all’Asp manca il direttore sanitario, il direttore del distretto, il presidente del comitato zonale. Come può funzionare il sistema…Mancano soprattutto i veterinari. Nei prossimi giorni a San Calogero, Rombiolo, Filandari, Nicotera e Limbadi non si potranno effettuare i prelievi per brucellosi e tubercolosi. E il rischio di problemi di ordine publico è elevatissimo”. Quanto ai medici, “mancano le figure apicali necessarie. E le richieste effettuate a commissario ad acta e direzione aziendale non hanno trovato le opportune risposte”. E non vivono di buona salute neppure le farmacie: “Sette – ha chiosato Defina – sono quasi chiuse sul territorio provinciale”

Più informazioni