Fisco & diritto

Visura ipotecaria: a cosa serve e come ottenerla

Ispezione-ipotecaria

La visura ipotecaria (o ipocatastale) è un servizio che consente di accedere alla consultazione dei registri, delle note e dei titoli depositati presso i Servizi di pubblicità immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, come riporta il sito ufficiale dell’Agenzia stessa. La visura, infatti, è una procedura di ricerca all’interno di uno specifico archivio pubblico; in aggiunta, il termine identifica quasi sempre anche il documento tecnico di riepilogo all’interno del quale sono riportati i riscontri ottenuti mediante l’operazione di visura.

L’ispezione ipotecaria (questa la denominazione tecnica del servizio) “può riguardare ogni nominativo censito e viene richiesta presso gli uffici provinciali – Territorio con esclusione delle sedi di Trento, Bolzano, Trieste e Gorizia nelle quali vige il sistema del libro fondiario”, come spiega la sezione dedicata del portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

A cosa serve la visura ipotecaria

La visura ipocatastale serve, in generale, a consultare gli atti registrati al Catasto relativi ad un immobile specifico. Dall’ispezione è possibile ottenere le seguenti informazioni (dette anche “formalità”, in gergo tecnico):

  • le trascrizioni: si tratta di formalità relative principalmente agli atti di trasferimento o di costituzione di diritti sui beni immobili. Il soggetto di riferimento dell’ispezione può essere la parte ‘a favore’ o ‘contro’ come ad esempio, il compratore o il venditore. Attraverso questo tipo di ispezione, inoltre, è possibile prendere visione anche degli atti relativi a pignoramenti, sequestri e altri vincoli;
  • le iscrizioni: riguardano l’eventuale costituzione di ipoteche, come quelle che scaturiscono dai contratti di finanziamento;
  • le annotazioni: questo tipo di formalità è presente quando vi sono modifiche ad iscrizioni o trascrizioni preesistenti.

In aggiunta, come spiega il portale specializzato www.ivisura.it, gli atti trascritti nella visura ipocatastale possono essere di natura volontaria (compravendite, donazioni, ipoteche, mutui e simili) oppure di natura pregiudizievole, quali pignoramenti o ipoteche, relativi sia alle persone fisiche che ai beni immobili.

Mediante una visura catastale, inoltre, è possibile verificare se un determinato soggetto è effettivamente titolare o proprietario di un immobile oppure se su quest’ultimo vi siano gravami di vario genere. Questo genere di verifiche sono essenziali tanto in vista di una potenziale compravendita quanto vi è la necessità di regolarizzare lo statuto catastale di un bene a seguito di una successione ereditaria o testamentaria.

L’ispezione può essere implementata tramite una ricerca per soggetto, per immobile o in modalità incrociata (soggetto/immobile); in alternativa, è disponibile anche l’ispezione diretta per nota, a patto che l’utente ne conosca gli estremi di identificazione.

Come richiedere un’ispezione catastale

La visura catastale può essere richiesta in diversi modi. È possibile inoltrare la richiesta recandosi presso gli appositi sportelli dei Servizi di pubblicità immobiliare degli uffici provinciali – Territorio durante gli orari di apertura al pubblico. Chi sceglie questa modalità, deve compilare e presentare il Modello 310 (del quale esiste anche una versione semplificata per gli utenti meno esperti). “Negli uffici di Milano, Napoli, Roma e Torino” – spiega l’Agenzia delle Entrate tramite il proprio sito di riferimento – “per ricerche relative anche al periodo precedente il 1 gennaio 1973, occorre presentare presso la Sezione stralcio (Milano 3 , Napoli 3, Roma 3 e Torino 3) un ulteriore modello 310”.

In alternativa, la visura può essere effettuata online, rivolgendosi ad un portale specializzato come il già citato Ivisura. L’ispezione catastale è, a prescindere dal soggetto al quale si inoltra la richiesta, un servizio a pagamento; il costo è stabilito dalle tabelle delle tasse ipotecarie (per quanto riguarda le tariffe applicate dall’Agenzia delle Entrate) per i richiedenti non titolari, neanche in parte, dell’immobile. Gli enti privati applicano tariffe specifiche per l’erogazione del servizio, che possono variare in base alle singole politiche di prezzo.