Politica

Piano di Riequilibrio del Comune di Vibo bocciato, Luciano: “Amministrazione incapace”

Il consigliere comunale del Pd contro il senatore Mangialavori: "Lui è il primo responsabile di questo stato di cose"

stefano luciano pd

“L’incapacità dell’amministrazione guidata dal sindaco Limardo è oggi certificata dalle motivazioni per mezzo delle quali la Corte dei Conti boccia in modo chiaro il piano di riequilibrio finanziario redatto da tale amministrazione. La Corte giudica il Piano non attendibile, non veritiero sotto molti profili e soprattutto inidoneo a risanare l’Ente e a poco serviranno i tentativi già messi in atto dal sindaco di spostare l’attenzione su chi ha formato il debito perché il punto non è esattamente questo; il punto è il fallimento dello stesso Sindaco che in campagna elettorale aveva promesso di risanare il debito e di portare il Comune in una situazione di benessere”. A bocciare su tutti i fronti l’operato dell’amministrazione comunale di Vibo è il capogruppo del Partito democratico Stefano Luciano.

Lo stesso ha aggiunto: “Questo fallimento è il frutto di una politica che si prodiga soltanto per soddisfare gli appetiti dei propri amici trascurando i reali interessi dei cittadini che, a causa di scelte sbagliate, si trovano a dovere subire il secondo dissesto finanziario. E’ la politica dell’incompetenza e dei privilegi che scappa dal confronto per il timore che possano emergere alcune verità. In questo senso si spiega come, ad esempio, il sistema bibliotecario vibonese non ha mai pagato la tassa sui rifiuti (Tari) per palazzo S. Chiara. E solo dopo il mio accesso agli atti di qualche giorno fa il Comune si è prodigato per richiedere il pagamento del dovuto. Accesso agli atti resosi necessario in assenza di risposte da parte dell’assessore competente sulla oramai nota vicenda del mancato pagamento del canone di locazione sempre da parte del sistema bibliotecario”.

E ancora: “Questa vicenda sintetizza perfettamente il momento storico che stiamo vivendo, in cui la politica mortifica i cittadini, evita il confronto con gli altri e garantisce i privilegi per i pochi attraverso quegli artifici “contabili” per la Corte dei Conti a cui si aggiungono gli artifici di interpretazione del regolamento comunale per il sottoscritto che dopo due mesi di insistenza si è visto fissare il consiglio comunale per giorno 11 di questo mese”.

Infine la stoccata a Mangialavori: “Una politica che genera dissesti a spese dei cittadini perché da un lato elargisce incarichi ai soliti noti, fa finta di non vedere che qualche privilegiato occupa immobili pubblici senza pagare il canone né i tributi e dall’altro invece di arrossire per pudore ha invece il coraggio di andare in radio e di affermare che va tutto bene. Come ha fatto recentemente Mangialavori che è il primo responsabile di questo stato di cose”.

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