Politica

Guerra interna nel M5S, Bausone contro Afflitto: “Attenzione alla svolta poltronara”

La forte accusa: "Se un onorevole assume nella sua struttura il fisioterapista, il cantante di matrimoni o il tirocinante della deputata amica, questo non rappresenta certo la svolta che avevamo in mente"

m5s movimento 5 stelle bandiera

“Attenzione alla svolta ‘poltronara’ del M5S: sarebbe la morte sul nascere dei cinquestelle in Calabria. E la svolta ‘poltronara’ è rappresentata dalla presidenza della Commissione di vigilanza cui Francesco Afflitto ambisce come si ambisce al dessert ad una cena di gala”. Non usa mezzi termini Alessia Buasone, già candidata del Movimento cinque stelle alle regionali dell’ottobre scorso ed oggi firmataria di un ricorso nei confronti del consigliere regionale Francesco Afflitto, primo dei grillini nella Circoscrizione centro. Nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi a Lamezia Terme, convocata per spiegare le ragioni del ricorso alla presenza dell’avvocato Giovanni Cilurzo, tra le altre cose Alessia Bausone ha posto l’accento proprio sulla partita della Commissione di vigilanza la cui presidenza, da prassi, spetta ad un esponente dell’opposizione.

Mi chiedo come chi non è riuscito a vigilare sul rispetto delle regole che lui stesso doveva osservare in campagna elettorale – ha argomentato la Bausone – possa poi vigilare sugli enti pubblici in Calabria. Come possa verificare se gli enti pubblici rispettano le regole nel loro rapporto con la Regione Calabria. Sarebbe un vigilante che non è riuscito a vigilare su stesso e che – ha rincarato – fa nomine imbarazzanti”.

“Io – ha aggiunto – ho sempre denunciato le clientele di tutti i partiti e oggi, a voce ancora più alta perché si tratta del M5S, dico che se un onorevole assume nella sua struttura il fisioterapista, il cantante di matrimoni o il tirocinante della deputata amica, questo non rappresenta certo la svolta che avevamo in mente come cinquestelle in Calabria“. “Questa – ha concluso Bausone – si chiama clientela e non è certo la classe dirigente di cui parla e che auspica sui territori Giuseppe Conte. L’approccio clientelare becero che sembra aleggi attorno alle nomine di Francesco Afflitto è assolutamente inadeguato“.