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Vibo, Mammoliti su legalità e lavoro: “Un piano per contrastare il precariato” (VIDEO)

Con lui anche Martino Ceravolo in merito all'esclusione da alcuni bandi delle vittime della criminalità: "Spero che il presidente Occhiuto risolva, la guerra preferiamo farla contro la mafia"

“Sto organizzando queste iniziative per portare il lavoro del Consiglio regionale nel territorio e per poter parlare anche con le persone che usufruiscono dei provvedimenti. Oggi ho voluto intrecciare due tematiche fondamentali: il lavoro e la legalità“. Così in una conferenza stampa convocata per ieri pomeriggio, nella sala del Csv di Vibo, il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti, che spiega: “Lavoro perchè in Consiglio è stato approvato all’unanimità un mio ordine del giorno che prevede che entro 90 giorni, insieme alle parti sociali, si farà un punto su tutto il precariato esistente in Calabria e si predisporrà un piano per il lavoro che guarderà anche agli inoccupati“.


E la legalità? “Perchè – risponde Mammoliti – ho presentato un’interrogazione in merito ad alcuni bandi dai quali sono state escluse alcune categorie fondamentali: le vittime del dovere, del terrorismo, della criminalità organizzata”. Insieme a lui anche l’attuale segretario provinciale del Pd, Enzo Insardà, il sindacalista della Fp-Cgil Bruno Schipano, il presidente dell’Inps di Vibo Sergio Pittito e Martino Ceravolo, padre del giovane Filippo Ceravolo, vittima di mafia.


“Si trattava – spiega lo stesso Ceravolo – di avere un supporto e una vicinanza della legge, sarebbe stato un bel segnale. Non è che in questo modo mi restituiscono Filippo, ma così è una mancanza di rispetto al sangue delle vittime di mafia. Mi auguro che il presidente Occhiuto risolva questa situazione, che ci possiamo incontrare a Catanzaro o Soriano, perchè noi non vogliamo fare la guerra, la guerra preferiamo farla contro la mafia merda“.


“Quello di oggi è un periodo particolare in cui viviamo – ha poi ricordato il presidente dell’Inps di Vibo Sergio Pititto – perchè la situazione del Covid ha accentuato la difficoltà occupazionale. Abbiamo cercato quindi di fare un punto sulla situazione del precariato anche per poter ripartire. L’iniziativa di oggi costituisce un pezzo. Parlare della disoccupazione di questo territorio significa provare a rimettere in moto un circolo virtuoso, anche con il sostegno della Regione”.