Cronaca

‘Ndrangheta in Trentino, calabrese condannato anche per riduzione in schiavitù

Per lui previsti 10 anni e 10 mesi di reclusione. Assolto un carabiniere, patteggia un altro imputato calabrese a cui è caduta l’associazione mafiosa

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Prime sentenza per “Perfido”, l’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore del porfido in val di Cembra, in Trentino Alto Adige. Ieri mattina a Trento, di fronte al gup Enrico Borrelli, era in programma l’udienza per i quattro imputati che hanno scelto il rito alternativo. La condanna più pesante, che ha riconosciuto l’associazione mafiosa oltre al reato di riduzione in schiavitù, è toccata a Saverio Arfuso, 49 anni, calabrese di Cardeto (provincia di Reggio Calabria): 10 anni e 10 mesi di reclusione (compreso lo sconto di pena prevista dal rito abbreviato), così come richiesto dall’accusa rappresentata in aula dai pm Davide Ognibene, Maria Colpani e Licia Scagliarini.

Arfuso, secondo l’accusa, avrebbe avuto un ruolo apicale negli interessi della ‘ndrangheta nei comuni di Albiano e Lona-Lases. Il quarantanovenne dovrà anche pagare oltre mezzo milione di euro di risarcimento del danno alle parti civili, compresi i tre operai cinesi ridotti in schiavitù. Assolto da ogni accusa, invece, Fabrizio De Santis, il carabiniere di 48 anni di Roma che secondo i pm aveva ricoperto il ruolo di “braccio operativo” dell’organizzazione criminale. L’accusa aveva chiesto 6 anni e 8 mesi di reclusione. Di fronte al giudice, sono cadute tutte le contestazioni.

Hanno invece patteggiato la pena Mustafà Arafat, macedone, 45 anni (ora in carcere per il pestaggio di un operaio cinese), e Giuseppe Paviglianiti, 61 anni, incensurato, originario di Montebello Ionico (provincia di Reggio Calabria) ma residente a Trento. Per entrambi è caduta l’accusa più pesante, quella di associazione mafiosa. Ad entrambi è stato contesto di aver fornito appoggio ai membri dell’organizzazione criminale, ma di non far parte della stessa. Paviglianiti ha patteggiato 1 anno e 6 mesi di reclusione (con la sospensione condizionale della pena), Arafat 2 anni.

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