Scuola & università

Vibo, ex Convento dei Padri Minori: l’analisi degli studenti del Liceo “Vito Capialbi”

Incontro con il sindaco Limardo, gli assessori Russo e Rotino e diversi tecnici comunali nell'ambito di un progetto di "OpenCoesione"

WhatsApp Image 2022-02-26 at 09.35.46

Si è tenuto ieri 25 febbraio alle 10 un importante incontro online dal titolo: “L’Impegno degli studenti di Asoc 2022 per l’anno europeo dei Giovani”. Alla presenza della rappresentanza della Commissione Europea in Italia, del referente dell’Autorità di Gestione del POR Calabria, dei referenti regionali ISTAT e Europe Direct, i team calabresi protagonisti di ASOC 2122 hanno presentato la ricerca di monitoraggio civico sulla quale si stanno cimentando.

La classe IV A del Liceo Linguistico “Vito Capialbi” di Vibo Valentia ha partecipato alla videoconferenza presentando il proprio lavoro. La portavoce del Team “TheValueOfArt”, Chiara Ravenna, ha esordito esprimendo la preoccupazione degli studenti per il precipitare degli eventi in Ucraina. “Questo incontro di oggi avviene purtroppo in un momento drammatico per tutto il mondo, siamo profondamente preoccupati e dispiaciuti per quello che sta accadendo in Ucraina, noi come classe viviamo la situazione con ancora più apprensione e tristezza perché due delle nostre compagne provengono da quel territorio e lì hanno ancora buona parte dei loro familiari”.

Nel merito dell’iniziativa la studentessa ha tenuto a ringraziare Europe Direct di Gioiosa Jonica per l’opportunità data. “Oggi ci sentiamo parte di una squadra ancora più grande che è il team di tutte le classi calabresi che partecipano ad ASOC, insieme alle istituzioni che ci supportano”. La project manager ha precisato che la classe sta svolgendo il percorso ASOC completamente in lingua inglese. Ha poi proseguito: “Il nome del nostro team (TheValueOfArt) è naturalmente legato al progetto che abbiamo deciso di monitorare dal portale di OpenCoesione. Infatti il tema del nostro progetto è Cultura e Turismo e la destinazione del bene monitorato è un Polo museale. Si tratta del restauro dell’ex Convento dei Padri Minori, già Caserma Garibaldi, da destinare a Palazzo dei Musei. Finanziato con oltre 3 milioni di euro, a far carico sui fondi FESR 2014-2020. Sul portale i pagamenti effettuati risultano essere del 90% ma siamo stati informati che il pagamento è stato ad oggi completato. Ente programmatore è la Regione Calabria mentre l’nte beneficiario e quindi attuatore è il Comune di Vibo Valentia“.

“All’inizio della nostra ricerca – ha proseguito – dopo aver analizzato tutti i dati presenti sul sito OpenCoesione e quelli reperiti online, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulla destinazione del bene, per capire la ricaduta che questo ingente finanziamento poteva avere sul nostro territorio. Anche perché, dalle foto trovate online appariva chiaro che il restauro era stato completato, c’è ora da realizzarne il suo pieno utilizzo. Abbiamo provato ad immaginare che tipo di musei avrebbero potuto trovare collocazione in quel grande edificio antico, si tratta di circa 3mila metri quadri di superficie. Nella nostra analisi iniziale, dai dati statistici raccolti abbiamo potuto verificare quanto la promozione culturale di un territorio possa avere un forte ritorno economico sullo steso e sui suoi cittadini. Vibo Capitale del Libro 2021, per esempio, ha portato un aumento considerevole dei visitatori e degli eventi nella nostra città, con conseguente beneficio per il territorio, persino in un periodo di pandemia come quella che stiamo vivendo“.

Non si sono però fermati a questo, ma “abbiamo anche svolto un sondaggio, predisponendo un questionario ed intervistando circa 600 persone“. “In questa fase iniziale, di analisi dei dati – continua – sono stati di grande aiuto i nostri amici di ASOC, che ringraziamo, la dottoressa Alessandra Tuzza di Europe Direct e la dottoressa Alessandra Rodolfi dell’Istat. Dal nostro sondaggio è emerso che una percentuale altissima, il 96,1%, degli intervistati è fortemente interessata a visitare un museo nei prossimi mesi, con una maggiore preferenza (63% degli intervistati) verso i musei interattivi e multimediali. Quindi, con l’aiuto della nostra insegnante di Arte, abbiamo lavorato ad una proposta da fare all’amministrazione comunale: allestire, all’interno dell’ex Convento, una serie di Musei che uniscano il passato della nostra città, la vecchia Hipponion alla città di oggi e possibilmente del domani. Facendo fare ai visitatori un’esperienza unica e multimediale, un vero viaggio interattivo dentro l’arte, la cultura e le tradizioni del passato, del presente, con una prospettiva sul futuro. Grande spazio pensiamo debba essere destinato ai bambini, che nella nostra città non hanno adeguati spazi per avvicinarsi all’arte ed alla cultura e per alimentare e sviluppare la propria creatività con delle sezioni laboratorio. C’è però un documento che abbiamo trovato online e che ci ha molto preoccupati: una corrispondenza tra la Regione Calabria ed il Comune di Vibo, del 2021. L’amministrazione comunale ha chiesto ed ottenuto di poter utilizzare il bene in questione per collocare temporaneamente una scuola primaria della città, il cui edificio deve essere ristrutturato. Si tratta di un utilizzo temporaneo, fino a dicembre 2022. Ma in Calabria, sappiamo, non c’è nulla di più definitivo di ciò che avrebbe dovuto essere temporaneo…”.

Martedì 22 febbraio la classe ha effettuato la visita di monitoraggio, prevista dalla lezione 3. Prima del sopralluogo sono stati in Comune accolti, nella sala del Consiglio Comunale, dalla sindaca Maria Limardo e dagli assessori alla Cultura ed ai Lavori pubblici, Daniela Rotino e Giovanni Russo. La rappresentante del Team ha così riportato l’incontro: “È ovvio che la prima domanda posta ai rappresentanti dell’amministrazione comunale è stata quando i cittadini potranno godere di quell’edificio, così per come destinato dal fondo di OpenCoesione. La risposta è stata ‘la scuola è un utilizzo assolutamente temporaneo’, ma non si è nascosto che potrebbero volerci un paio di anni. D’altra parte se ci sono voluti 10 anni per completare la ristrutturazione di un palazzo… con i lavori pubblici lo sappiamo non si hanno mai tempi certi“.

Per questo “abbiamo chiesto alla sindaca il suo impegno personale affinché i tempi di ristrutturazione della scuola siano più brevi possibili, ma anche che l’amministrazione cominci già da subito a lavorare sul progetto dei musei, in modo che alla restituzione dell’edificio da parte della scuola, questi possano essere immediatamente allestiti. Abbiamo anche illustrato la nostra proposta e sia il primo cittadino che l’assessore alla cultura hanno dimostrato di gradire il lavoro da noi fatto. La sindaca, da parte sua, ha confermato il suo impegno a che il bene venga al più presto utilizzato per la sua destinazione originaria. Noi ce lo auguriamo davvero. Nel prosieguo della mattinata, siamo stati accolti anche presso l’ufficio tecnico del Comune, dagli ingegneri Callisti e Santini, accompagnati dall’assessore ai lavori pubblici. Abbiamo potuto visionare tutti i progetti ed i tecnici hanno risposto in maniera puntuale ed esauriente a tutte le nostre domande. Oggi l’opera risulta conclusa e collaudata. Ci è stato riferito delle difficoltà iniziali per la realizzazione del restauro, la procedura è iniziata nel 2011 ma solo nel 2018 sono partiti i lavori perché, nell’espletamento delle procedure d’appalto, alcune delle ditte non sono poi risultate idonee a proseguire. Alla fine la ditta Deodato di Ionadi, nel giugno 2017, ha preso l’appalto e nel giugno 2021 ha concluso i lavori, bisogna dire egregiamente. Infatti, accompagnati dal responsabile di cantiere il geometra Michele Russo, abbiamo potuto vedere con i nostri occhi e documentare con foto e video quanto è stato realizzato. Abbiamo effettuato il sopralluogo e l’edificio che abbiamo trovato era… è meraviglioso. Il palazzo è tornato al suo antico splendore, è immenso ed ubicato nel cuore della nostra città, ideale per essere un centro culturale importante a servizio dei vibonesi e non solo”.

“Il geometra, in una visita di circa due ore – conclude – ci ha illustrato tutto riguardo all’edificio ed al cantiere per il restauro, tante preziose informazioni che ci permettono di ricostruire l’intera storia di questo progetto, fino al suo completamento. Insomma alla fine della visita eravamo ancora più entusiasti, unica pecca la scuola che a breve sarà trasferita presso il palazzo. Noi siamo sensibili alle problematiche dell’edilizia scolastica, capiamo bene la necessità di dare alle scuole una collocazione dignitosa, la nostra scuola da anni combatte per ottenere una sistemazione idonea per i propri studenti, quindi comprendiamo la posizione dell’amministrazione, ma nello stesso tempo vorremmo vedere questo antico edificio finalmente sede di un luogo di cultura e fruibile da tutti”.

L’intervento del team ed il lavoro sin qui svolto è stato molto apprezzato da tutti gli intervenuti all’incontro e soprattutto dal referente Nazionale ASOC, il quale ha ringraziato gli studenti ed i docenti che con grande impegno portano avanti questi percorsi di cittadinanza attiva e consapevole.

Polo turistico e religioso a Paravati, studenti del “Capialbi” intervistano Anastasi e don Barone

Più informazioni