Cronaca

Anziana morì dopo le percosse, la badante condannata a sei anni

La donna era solita ubriacarsi e abbandonare l'assistita. Minacciò anche i poliziotti: "Ho l'avvocato di Berlusconi, una telefonata e siete morti".

Il pm Gabriella Dotto ha chiesto la condanna a sei anni per una ex badante russa imputata a Genova per abbandono di incapace aggravata dalla morte dell’assistita, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. La sentenza, nel processo in Corte d’Assise davanti al giudice Massimo Cusatti, è prevista per il 21 aprile.

La donna era stata denunciata a giugno 2021 dopo che i familiari dell’anziana, assistiti dall’avvocato Rachele De Stefanis, avevano trovato la badante completamente ubriaca e l’anziana con lividi e ferite in faccia, oltre a grande sporcizia e degrado in casa.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, l’anziana – affetta da una grave demenza – era stata trovata a letto dalle figlie, con lividi sul volto, torace e spalle. In casa erano state trovate diverse bottiglie di alcolici a terra, cibo avariato e vetri rotti a terra e la badante completamente ubriaca. Le parenti avevano così chiamato la polizia. L’anziana, disidratata e senza cibo e medicine da giorni, era stata portata all’ospedale e poi in una casa di riposo dove era morta due settimane dopo a causa delle percosse e dello stato di abbandono.

Quando gli agenti erano arrivati a casa, la badante (difesa dall’avvocato Andrea Norese) li aveva aggrediti. Aveva urlato loro che li avrebbe uccisi. “Voi non sapete chi sono io – aveva gridato ai poliziotti – io ho cinque case in Russia e ho come avvocato lo stesso di Berlusconi che è una potenza. Io me ne frego delle vostre leggi, a me basta una telefonata in Russia e voi siete morti”. (ANSA)

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