Cronaca

Narcotraffico, crolla l’associazione mafiosa per due boss vibonesi (NOMI)

Una sentenza che arriva dopo anni e anni di rinvii. L'operazione riguardava lo spaccio di ingenti quantitativi di droga.

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Il Tribunale di Roma ha pronunciato la sentenza di primo grado a distanza di quasi 20 anni dagli arresti effettuati dalla Procura di Catanzaro nel 2004 nell’ambito dell’Operazione Replay.

L’indagine ha riguardato un presunto gruppo dedito allo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacente che avrebbe avuto tra i principali promotori Accorinti Giuseppe Antonio, ritenuto il presunto boss del Poro, unitamente ad altri soggetti di interesse investigativo come Pasquale Bonavota, considerato capoclan di Sant’Onofrio, e altri.

Il Tribunale di Vibo Valentia in precedenza aveva comminato condanne pesantissime con particolare riguardo ad Accorinti Giuseppe Antonio (21 anni di reclusione), poi annullate senza rinvio dalla S.C. di Cassazione. Nel prosieguo anche il processo a Roma si è caratterizzato per numerosi rinvii per giungere oggi alla sentenza che esclude l’esistenza dell’associazione, limitando la condanna per alcuni reati-fine che in appello potrebbero cadere sotto la scure della prescrizione. Accorinti Giuseppe Antonio, attualmente ristretto al 41 bis, è difeso dall’Avv. Francesco Sabatino mentre Pasquale Bonavota dagli Avv.ti Tiziana Barillaro e Massimiliano Riga