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Assoluzione Siclari: «Adesso chi lo risarcirà?»

La vicenda dell'ex senatore calabrese commentata dal gotha di Forza Italia: «Gli è stato restituito l'onore, ma quanto dolore ha patito?»

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«Marco Siclari è stato finalmente assolto con formula piena dalla infamante accusa di essere mafioso, su richiesta conforme della procura generale. A lui va tutta la mia personale solidarietà per il calvario a cui è stato ingiustamente sottoposto». Lo dichiara il senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia Pierantonio Zanettin. «Avevo avuto modo di leggere le carte del processo ed era evidente quanto la sentenza di primo grado fosse ingiusta. Il proscioglimento ora restituisce a Siclari l’onore, ma quanto dolore ha dovuto patire? Come potrà mai essere risarcito?», conclude.

Mangialavori

«Chi come me conosce Marco, le sue qualità umane e politiche, sapeva che non ci sarebbe potuto essere pronunciamento diverso da quello odierno». Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori, in merito alla notizia dell’assoluzione del già senatore Marco Siclari, da parte della Corte d’Appello di Reggio Calabria. «Intendo rinnovare la mia stima e la mia vicinanza ad un amico e collega col quale, nella passata legislatura in Senato – conclude Mangialavori -, abbiamo lavorato assieme per la crescita del Paese e della nostra Calabria».

Cannizzaro

«Felice che la posizione dell’ex parlamentare Marco Siclari sia stata chiarita. Da collega di Partito e da amico della famiglia Siclari, non posso che accogliere con sincero compiacimento questa notizia. La dimostrata infondatezza delle accuse mosse nei confronti di Marco rende felice chi, come Forza Italia, crede nel valore del garantismo (per tutti) fino a sentenza definitiva».

Così in una nota stampa l’Onorevole Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati e Responsabile nazionale per il Sud del Partito azzurro. «Dispiace, ovviamente, per il calvario giudiziario e politico subìto, ma bisogna sempre credere nella Giustizia. Conosco bene l’integrità morale ed etica di tutta la famiglia Siclari, tanto dal punto di vista politico quanto imprenditoriale. E quel che conta è aver dimostrato l’estraneità a quelle pesanti accuse. A titolo personale ed al contempo a nome del Coordinamento provinciale di Forza Italia Reggio Calabria, manifesto quindi a Marco i più affettuosi sentimenti di contentezza», ha dichiarato.

Ronzulli

«E adesso chi ripaga il senatore Siclari di 3 anni di gogna mediatico-giudiziaria, delle sofferenze subite da lui e dai suoi cari, della macchia alla sua reputazione che neanche una sentenza di assoluzione potrà eliminare, perché ai titoloni del processo non seguono mai i titoloni dell’assoluzione con formula piena, ma solo dei semplici trafiletti? Di certo, non quegli inquirenti che con incredibile facilità e leggerezza rovinano vite e storie politiche, senza mai essere poi puniti per il fallimento di un processo e che, invece, proseguono a far carriera, godendo anche della protezione e della copertura della corporazione. E questo accade solo all’interno della magistratura, perché, per esempio, un medico che sbaglia l’intervento chirurgico rischia di essere denunciato dal paziente anche 10 anni dopo l’operazione. Tutto ciò è inaccettabile». Così, la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli.

«Chi non è mai finito nel tritacarne giudiziario – prosegue – non può comprendere cosa significhi ricevere quella ‘lettera scarlatta’ di contiguità con la mafia, di scambio di voto, che porta alla fine dell’attività politica, all’isolamento, all’emarginazione da parte di quella società che, di colpo, non vuole prendere con te neanche un caffè. Il senatore Siclari, al quale va la nostra affettuosa e sentita solidarietà, ha dovuto attraversare le forche caudine di un processo, di una condanna, talmente ingiusta che la stessa Procura generale della corte d’Appello, cioè l’accusa, ha fatto in modo che venisse cancellata, per poi sentirsi dire dai magistrati: ‘Abbiamo scherzato’. Ebbene, questo non è uno scherzo. Questo è il motivo per cui è necessaria una profonda riforma della giustizia, a partire dalla responsabilità civile dei magistrati», conclude.