Cronaca

Concussione in Calabria, annullati gli arresti domiciliari per due avvocati (NOMI)

La vittima aveva denunciato l'accaduto, innescando così l'indagine coordinata dalla Procura

Il riesame ha annullato la misura degli arresti domiciliari per gli avvocati Pasquale Barbieri e Pierpaolo Greco, stabilendo invece una interdittiva della durata di 12 mesi per entrambi. Il Tribunale del riesame ha accolto le argomentazioni difensive presentate dagli avvocati Francesco Iacopino e Valerio Murgano.

Secondo l’accusa, Greco, che ricopre il ruolo di curatore fallimentare per una nota fondazione catanzarese in liquidazione giudiziale, avrebbe richiesto un totale di 50.000 euro per influenzare alcune decisioni legate alla gestione del fallimento. Avrebbe utilizzato l’altro avvocato come intermediario con la presunta vittima, Marco Zummo, amministratore della Karol srl di Palermo, che ha denunciato l’accaduto, innescando così l’indagine coordinata dal procuratore aggiunto di Catanzaro, Giulia Pantano.

L’arresto è stato effettuato dopo che l’intermediario avrebbe ricevuto una prima somma di circa 25.000 euro dalla presunta vittima, consegnandone poi 10.000 al curatore e trattenendone il resto per sé. Durante le perquisizioni negli studi legali dei due avvocati, sarebbe stato individuato e sequestrato il denaro. La presunta vittima di estorsione è parte di un gruppo imprenditoriale già legato alla fondazione da accordi commerciali tramite una società partecipata, che è socio di minoranza della stessa fondazione. Dopo la dichiarazione di liquidazione giudiziale, il gruppo imprenditoriale era interessato a ridefinire i termini dell’intesa.