Cronaca

Calcio violento nel Vibonese, ferma condanna dell’Aiac

L'associazione propone di ritardare l'inizio delle partite e di promuovere iniziative per contrastare questi episodi

Calcio

«Da Presidente dell’AIAC, a nome del Consiglio Direttivo Provinciale di Vibo Valentia e sicuro di rappresentare anche il pensiero di tutti i tecnici della provincia, esprimo sdegno, rammarico e preoccupazione per gli episodi di violenza che si stanno verificando sui campi di gara soprattutto nei confronti dei Direttori di gara, anche giovanissimi, non ultimo quello accaduto pochi giorni fa durante una partita di campionato Under 17».

È quanto dichiarato da Vincenzo Bruni, referente vibonese dell’Associazione italiana allenatori di calcio, che ha continuato: «Questi episodi sono rappresentativi di una società civile malata, ignorante e di bassa cultura e senso civico sulle quali devianze la parte sana della società civile e sportiva ha il dovere e l’obbligo morale di intervenire.  Mi rivolgo pertanto ai sani allenatori, ai responsabili dirigenti, ai genitori affinché intervengano sui nostri atleti giovani e meno giovani e in generale su tutti i tesserati con l’obiettivo di educare tutti alla vera cultura sportiva e alla sana competizione».

«Il nostro calcio è quello del divertimento! In un mondo di volontariato, seppur con enormi sacrifici personali, familiari ed economici, la crescita e la formazione civica e culturale e non solo sportiva deve essere il nostro primario obiettivo. – ha continuato Bruni – L’AIAC provinciale nel corso dei miei 12 anni di presidenza ha puntato molto su corsi di formazione con professionisti del calcio, della psicologia, della medicina sportiva sia in ambito giovanile che dilettantistico nei quali, mai è mancato l’argomento sul rispetto delle regole e dei ruoli, sull’educazione e, quando necessario, sulla repressione per situazioni fuori dalle regole».

Il Consiglio Direttivo AIAC Vibo Valentia ha analizzato profondamente il fenomeno «adducendo e riconfermando una ferma convinzione alla lotta alla violenza, sotto ogni aspetto e come segno di protesta propone agli organi competenti di ritardare di 5 minuti l’inizio delle gare di settore giovanile, e di 10 minuti tutte le altre gare dalla serie D alla Terza Categoria, di Calcio a Cinque e Calcio Femminile in programma su tutto il territorio provinciale».

«Mai e per nessun motivo va messa a repentaglio l’incolumità dei Direttori di gara che come noi e i nostri ragazzi hanno diritto al sano divertimento e alla sana competizione. Ci faremo inoltre promotori di un evento sportivo per dire “No alla violenza nello Sport”. – ha insistito – Il Direttivo tutto ha fermamente condannato, a tutela dell’immagine di tutto il movimento calcistico Vibonese, azioni e comportamenti che, pur anche se messi in atto da pochi individui, risultano di una scelleratezza intollerabile. Esprimiamo quindi totale solidarietà a tutti i componenti della componente federale AIA di Vibo Valentia offrendo la nostra disponibilità allo svolgimento di incontri di sensibilizzazione con società, atleti e tecnici affinché si debelli dai nostri campi questa vergogna».