Cronaca

Pasqua amara per una professoressa calabrese, rubato il deambulatore

Ondata di indignazione per il grave gesto. Al contempo sono arrivati numerosi attestati di solidarietà

Generico marzo 2024

Enrichetta Alimena, una rispettata docente e formatrice cosentina, si ritrova in un’amara situazione durante le festività pasquali: il suo prezioso deambulatore, essenziale per la sua autonomia nei movimenti, è stato rubato. Questo evento ha scatenato non solo la sua indignazione, ma ha anche messo in luce quanto possa essere spinta la cattiveria e l’ignoranza umana.

Il deambulatore è stato momentaneamente parcheggiato a pochi passi da casa della signora Alimena, ma quando è tornata, ha scoperto con amarezza che era stato rubato. La professoressa si è chiesta chi potesse essere interessato a un oggetto così vitale per lei, ma evidentemente il suo valore non è stato riconosciuto dall’autore del furto.

Al di là del danno nel breve periodo, che le impedirà di utilizzare il suo supporto durante le festività pasquali, Enrichetta Alimena è profondamente colpita dal fatto di essere stata privata della sua libertà e autonomia. È un duro colpo che mette in evidenza quanto sia ancora lunga la strada da percorrere per cambiare una mentalità che ignora le conseguenze dei propri comportamenti.

Tuttavia, la solidarietà non è mancata. Dopo aver reso pubblico il furto sui social network, la signora Alimena ha ricevuto un’ondata di sostegno da parte delle istituzioni, delle associazioni e della gente comune. Alcuni hanno addirittura proposto di avviare una colletta per acquistare un nuovo deambulatore, dimostrando una generosità che ha toccato il cuore della docente.

Ma il furto non ha coinvolto solo Enrichetta Alimena personalmente, bensì anche la collettività, dato che il deambulatore era stato acquistato anche con il contributo del Sistema sanitario nazionale. Ora sarà necessario riaprire la pratica per ottenere un nuovo strumento, il che richiederà del tempo.

Nonostante questa amara esperienza, Enrichetta Alimena si sente sostenuta dalla solidarietà della sua città e di Roma, dove spesso si reca per motivi lavorativi. Tuttavia, questa vicenda ha messo in luce le criticità ancora presenti nelle città, soprattutto per quanto riguarda i servizi non adeguati alle persone con disabilità.