Cronaca

Minacce e furgone in fiamme per l’assunzione, un arresto in Calabria (NOME)

La vittima è stata anche malmenata in una occasione. Eloquenti le frasi proferite dall'aggressore

arresto

Un trentenne di Chiaravalle Centrale, è stato arrestato con l’accusa di tentata estorsione e incendio su ordinanza del gip di Catanzaro. La vittima, un imprenditore edile della provincia di Catanzaro, proprietario anche di uno stabilimento balneare, è stato preso di mira dall’indagato che avrebbe preteso di essere assunto in una delle sue attività.

L’indagine è iniziata quando i carabinieri sono intervenuti per un furgone in fiamme. Gli accertamenti sul veicolo hanno rivelato la natura dolosa dell’incendio. Gli investigatori hanno quindi ascoltato il proprietario del mezzo, l’imprenditore edile, che inizialmente ha negato di aver subito minacce ma ha raccontato di discussioni avute con un collaboratore.

In particolare, la vittima ha descritto un episodio avvenuto a Catanzaro durante i lavori di ristrutturazione effettuati dalla sua ditta. In quell’occasione, tra i due è nato un litigio: Vittorio Gualtieri, che pretendeva un’assunzione stabile, avrebbe prima inveito verbalmente contro l’imprenditore e poi lo avrebbe aggredito fisicamente, colpendolo con un pugno e un calcio e spingendolo con forza.

Inoltre, la vittima ha riferito di altri episodi inquietanti. Gualtieri avrebbe vantato parentele con esponenti della criminalità organizzata locale, senza mai fare nomi, e avrebbe pronunciato frasi minacciose come: «Non ti stupire se qualche giorno di questi ti faccio sparire. Vuoi vedere che non ti faccio aprire il lido? Ho avuto dei precedenti, se voglio torno a fare quello che facevo prima, ti brucio il furgone. Ricordati che ho le amicizie giuste».

Queste dichiarazioni hanno aggravato la posizione di Gualtieri, portando all’emissione dell’ordinanza di arresto da parte del gip di Catanzaro. Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente i dettagli dell’accaduto e per confermare le accuse mosse contro l’indagato.