Cronaca

‘Ndrangheta nel Vibonese, rigettata confisca dei beni per un uomo (NOME)

Al contempo è stata rigettata anche la sorveglianza speciale. Accolte le rimostranze degli avvocati Di Renzo e D'Agostino

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Il Tribunale di Catanzaro, riunito in camera di consiglio e composto dalla Presidente dott.ssa Emma Sonni e dai giudici dott.sse Roberta Cafiero e Silvia Manni, ha emesso una decisione significativa riguardante il caso di Francesco Lo Scalzo.

La Corte ha rigettato la proposta di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. nei confronti di Lo Scalzo, difeso dagli avvocati Sandro D’Agostino e Giuseppe Di Renzo. Questa misura, solitamente applicata per monitorare e limitare i movimenti di individui considerati pericolosi per la sicurezza pubblica, non è stata ritenuta necessaria nel caso in esame.

Oltre alla sorveglianza speciale, il Tribunale ha anche respinto la richiesta di confisca dei beni avanzata contro Lo Scalzo. L’imputato, con numerosi precedenti di polizia, era stato ritenuto vicino alla cosca di ‘ndrangheta dei La Rosa di Tropea. Nonostante questi legami e il suo passato giudiziario, la Corte ha deciso di non procedere con la confisca dei beni.