Turismo

Vibo Marina, negata la la fruizione dei beni ambientali e culturali

Dura nota della Pro Loco: “Ancora un'estate senza Tonnara, Castello di Bivona e area  archeologica degli antichi porti”

Generico giugno 2024

Vibo Marina “un mare di storia e di accoglienza” con la bellezza naturale dell’ antica baia di “Santa Venere” che ancor oggi attrae quanti vi giungono per la prima volta via mare, in auto, con il treno-  e quanti ritornano ogni anno trovando benessere come in un luogo dell’anima, che dovrebbe essere valorizzato al meglio dovendo anche ripartire – per come da più parti indicato – dal mare e dal porto  il rilancio dell’intera città.

“Il singolare paese-porto nascosto sotto la collina e da scoprire, spesso saltato nell’itinerario Pizzo-Tropea, si attiva per la stagione estiva 2024 per il turismo nazionale-internazionale e di prossimità, non senza vecchie e nuove difficoltà, offrendo ancora la splendida passeggiata sul suo  lungomare (circa 2 Km pianeggianti) da vivere sino a notte, la professionalità di quanti operano nei pontili di via Emilia per l’ormeggio e l’assistenza a navi da diporto nazionali ed internazionali, la lunga tradizione dei servizi del porto e ferroviari, le compagnie di navigazione impegnate a garantire i collegamenti con le vicine Eolie, la balneazione svago e benessere nei lidi in concessione nelle spiagge pubbliche, la pescaturismo e gli sport nautici, il noleggio di barche ed imbarcazioni a vela ed a motore con/senza equipaggio per escursioni lungo la costa e la navigazione nel Mediterraneo, la recettività alberghiera ed i numerosi B&B, l’ampia ristorazione atipica cucina marinara, gelaterie ed enoteche, negozi per il mare e lo shopping. Insomma un grande impegno di energie  da parte di operatori turistici che investono nell’economia del mare, per un futuro sostenibile, nonostante l’incremento dei costi e gli scarsi supporti”.

Ecco perché, dunque, “la Pro Loco APS-ETS, postazione civica e di legalità, in assenza di supporto e scarsa trasparenza da parte dell’ente locale, cerca di fare la sua parte con il servizio informazioni, la promozione di base del territorio e del brand “Porto Santa Venere”, la persistente richiesta di opere e servizi pubblici mancanti ed essenziali ai cittadini e turisti, il decoro urbano  a partire dalla pulizia e sicurezza di strade e dei marciapiedi, dei fossi canali specie nella stagione estiva.

Per come noto – scrive ancora la segreteria del sodalizio – non vi può essere un turismo duraturo e sostenibile basato solo su balneazione e porto; è essenziale anche lavorare per la funzionalità e la buona organizzazione del luogo; ed ancora associare in modo serio la tutela, la  valorizzazione, la fruizione  dei beni ambientali e culturali presenti nel territorio ed identitari per la Comunità.”

A tal fine, “senza voler entrare in questioni tecniche e problematiche gestionali,  Vibo Marina e gli altri centri costieri appaiono carenti  di verde pubblico e di una villa comunale; non sembrano inseriti nei piani delle opere  il “parco collinare miramare”, un enorme valore aggiunto per la città, né la riqualificazione come pista ciclo- pedonale del vecchio tracciato ferroviario Mediterranea-FCL nel tratto che da Vibo Marina/Porto Santa Venere porta verso Pizzo, percorso di una singolare bellezza paesaggistica e della memoria nel ricordo della sciagura della littorina del 1953.

Il sodalizio, portatore di interessi collettivi, è fortemente rammaricato perché anche per  questa estate cittadini e turisti non sembra possano fruire dell’antica Tonnara di Bivona, bene di archeologia industriale unico in Calabria, né godere del Cast ello costiero di Bivona, nonostante siano stati nel tempo oggetto di considerevoli finanziamenti, arrecando questa situazione pregiudizio all’economia locale; ancora non sia stata acquisita dall’ente locale, nonostante le tante promesse,  l’area archeologica greco-romana-medievale intorno al castello da anni vincolata e legata alla storia degli antichi porti, per la quale più volte è stato illustrato il progetto di un parco archeologico-urbano, di grande valore anche perché situato lungo la SP 95  Pizzo-Tropea, la via maggiormente percorsa dal turismo nazionale ed internazionale in Calabria”.

La Pro Loco, “anche quale Ente del terzo settore che ha speso le migliori energie nel tutelare i suddetti beni e nel fornire generosamente aiuto e documenti agli enti , continuerà a monitorare la situazione nell’interesse della Comunità; sperando di poter collaborare con la nuova Amministrazione  in una   co-progettazione e co-programmazione seria e leale improntata sulla trasparenza e sull’ interesse comune, che guardi ad una gestione competente della cultura e del turismo  coinvolgendo tutti i soggetti interessati, in un  modello  nuovo e vero di Amministrazione condivisa”.

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