Cronaca

‘Ndrangheta nel Vibonese, dal boss col telefono in cella alle persone scomparse (NOMI)

Proseguono le rivelazioni del super pentito che per anni ha fatto il bello e cattivo tempo nel Capoluogo

Generico giugno 2024

Nel corso del maxiprocesso nato dalle operazioni antimafia Maestrale-Carthago, Olimpo e Imperium, sono emerse rivelazioni sconcertanti sul boss della ‘ndrangheta di Limbadi, Diego Mancuso. Secondo quanto dichiarato oggi dal collaboratore di giustizia Andrea Mantella davanti al Tribunale collegiale di Vibo Valentia, Mancuso avrebbe potuto contare sull’uso di un telefonino all’interno del carcere di Viterbo. Questo dispositivo gli avrebbe permesso di tenersi informato sugli affari del clan all’esterno, inclusa l’acquisizione dei terreni agricoli di Maria Chindamo, l’imprenditrice di Laureana di Borrello scomparsa misteriosamente nel maggio del 2016.

Maria Chindamo scomparve davanti al cancello della sua tenuta di Limbadi e, nonostante le ricerche, il suo corpo non è mai stato ritrovato. Le dichiarazioni di Mantella, che ha condiviso un periodo di detenzione con Mancuso, gettano nuova luce su questo caso irrisolto. Il collaboratore ha infatti riferito che il clan Mancuso si stava interessando all’acquisizione dei terreni di Maria Chindamo, riuscendo a convincere il marito della donna, morto suicida nel maggio 2015.

Per esercitare maggiore pressione sulla Chindamo affinché cedesse i suoi terreni, il clan Mancuso avrebbe coinvolto anche il clan Pesce di Rosarno, paese di origine del marito di Maria Chindamo. Tuttavia, la donna si sarebbe fermamente opposta alla cessione dei terreni, una decisione che, secondo Mantella, avrebbe portato al suo rapimento e alla successiva scomparsa.

Le rivelazioni di Mantella aggiungono un tassello importante e inquietante alla complessa vicenda giudiziaria e criminale che ruota attorno alla scomparsa di Maria Chindamo, evidenziando ancora una volta la pervasività e la brutalità delle cosche della ‘ndrangheta nel controllo del territorio e delle attività economiche.