Cronaca

Ferie non godute, Regione Calabria condannata anche in Appello

Il dirigente era stato messo in quiescenza ma la comunicazione era arrivata solamente 24 giorni prima. Previsto un indennizzo

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Le ferie annuali retribuite rappresentano un diritto fondamentale del lavoratore, come ribadito recentemente dalla Corte d’appello di Catanzaro. Questo importante principio è stato riaffermato in un caso che ha visto protagonista un dirigente della Regione Calabria.

La vicenda risale al 2016, durante l’amministrazione della Giunta Oliverio. Il dipartimento Organizzazione e Risorse umane aveva deciso di collocare in quiescenza un dirigente generale a partire da gennaio 2017, notificandogli la comunicazione solo 24 giorni prima della data effettiva di pensionamento. Questo dirigente aveva accumulato 70 giorni di ferie non godute al momento della pensione, trovandosi quindi impossibilitato a utilizzarle entro il termine.

A seguito del suo pensionamento, il dirigente ha presentato una richiesta di indennizzo per il mancato godimento delle ferie maturate. Il Tribunale di Catanzaro, in primo grado, aveva già accolto la sua istanza, stabilendo che la Regione Calabria doveva risarcirlo. La Corte d’appello ha ora confermato questa decisione, respingendo il ricorso della Regione.

I giudici di secondo grado hanno sancito un principio fondamentale: se il datore di lavoro non dimostra di aver messo il lavoratore in condizione di usufruire delle ferie o di averlo invitato a farlo, è obbligato a retribuire il periodo di ferie non godute.