Cronaca

Tremano i clan di ‘ndrangheta: le rivelazioni del pentito (NOME)

È stato condannato in primo grado a 17 anni di reclusione per traffico di droga

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La storia di Vincenzo Pasquino, figura centrale della ‘ndrangheta calabrese, mette in luce le ramificazioni internazionali dell’organizzazione e la sua capacità di infiltrarsi nei mercati globali del narcotraffico. Nato a Torino nel 1990, Pasquino è riconosciuto come membro di spicco del locale di Volpiano, in Piemonte, e ha costruito una carriera notevole come broker della ‘ndrangheta. Le intercettazioni rivelano il potere raggiunto da Pasquino, capace di operare tra l’Equador e il Brasile, e intenzionato a stabilirsi in quest’ultimo con piani di costruzione di un bunker per garantire una lunga latitanza. Tuttavia, il 24 maggio 2021, Pasquino è stato arrestato in Brasile insieme a Rocco “Tamunga” Morabito, un altro noto latitante della ‘ndrangheta. Il pentimento di Pasquino è considerato potenzialmente devastante per la ‘ndrangheta, poiché egli possiede informazioni dettagliate sulle rotte internazionali del narcotraffico e sui contatti utilizzati dall’organizzazione. Le sue dichiarazioni agli inquirenti sono così rilevanti che molte parti dei verbali sono state coperte da “omissis”, suggerendo che le indagini e i procedimenti giudiziari sono ancora in corso. Dopo il suo arresto, Pasquino è stato estradato in Italia, grazie alla collaborazione tra le autorità italiane e brasiliane. È stato condannato in primo grado a 17 anni di reclusione per traffico di droga nell’ambito dell’inchiesta “Cerbero” in Piemonte.

Profilo Criminale
Pasquino ha scalato le gerarchie della ‘ndrangheta, diventando uno dei più importanti broker del narcotraffico internazionale, legato alla famiglia Nirta “Versu” di San Luca. In Brasile, gestiva enormi quantità di cocaina destinate all’Europa, rafforzando i legami tra la ‘ndrangheta e i fornitori sudamericani. Nonostante le sue capacità imprenditoriali nel narcotraffico, Pasquino è descritto come amante della “bella vita”, spendendo ingenti somme per il lusso personale. Questo stile di vita e la sua ambizione l’hanno portato a essere un attore chiave nelle operazioni di narcotraffico tra Sud America e Italia.

Inchiesta “Eureka”
L’inchiesta “Eureka” ha documentato almeno 15 importazioni di cocaina gestite da Pasquino e dal suo gruppo tra dicembre 2019 e giugno 2021, con oltre 1.200 kg di droga movimentata. La maggior parte delle operazioni passava dal porto di Gioia Tauro, con una sola eccezione arrivata al porto di Anversa. La figura di Vincenzo Pasquino, quindi, rappresenta non solo il potere della ‘ndrangheta nel traffico di droga, ma anche la complessità e la portata internazionale delle sue operazioni.