Cronaca

‘Ndrangheta, usura ed estorsioni in Calabria: le condanne in Appello (NOMI)

L'inchiesta è stata avviata a seguito di due episodi nel 2018, in cui taniche di benzina sono state collocate davanti a due esercizi commerciali

corte d'appello Catanzaro

La Corte d’Appello di Catanzaro ha confermato due assoluzioni, ribaltato una decisione e rivisto alcune condanne nel processo “Big Bang”, che coinvolgeva membri della consorteria di ‘ndrangheta Scerbo-Trapasso-Mannolo-Zoffreo. Gli imputati sono accusati di controllo sistematico del territorio di Sellia Marina attraverso estorsioni e usura. Le indagini dei carabinieri hanno rivelato estorsioni ai danni di un imprenditore. L’inchiesta è stata avviata a seguito di due episodi nel 2018, in cui taniche di benzina sono state collocate davanti a due esercizi commerciali.
La sentenza
Mannolo Alfonso (assolto)
Talarico Giuseppe (assolto)
Curcio Leonardo anni 4, mesi 5 e giorni 10 di reclusione ed euro 7555 di multa (7 anni e 2000 euro di multa in primo grado);
Falcone Leonardo, 3 anni, 8 mesi e 8000 euro di multa;
Falcone Mario, 7 anni di reclusione e 2000 euro di multa;
Macrì Salvatore, 6 anni, 8 mesi e 1.600 euro di multa;
Mannolo Dante, 1 anno e 8 mesi di reclusione e 1.800 euro di multa (2 anni di reclusione e 4000 euro di multa in primo grado);
Nemesh Volodymyr, 3 anni e 3000 euro di multa;
Scerbo Mario, 13 anni e 6 mesi di reclusione (14 anni di reclusione in primo grado);
Scicchitano Antonio, 3 anni, 8 mesi e 8000 euro di multa.
Sirelli Martino Andrea, 9 anni, 6 mesi e 15 giorni di reclusione (11 anni, 4 mesi di reclusione in primo grado);
Talarico Giuseppe 8 anni di reclusione (assolto in primo grado)
Trapasso Leonardo, 6 anni, 8 mesi di reclusione e 1.600 euro di multa;
Trapasso Tommaso, 6 anni, 8 mesi e 1.600 euro di multa;
Zoffreo Egidio, 8 mesi di reclusione;
Zoffreo Giovanni, 8 mesi di reclusione.
Non era stato appellato il verdetto di assoluzione di Capicotto, Pietruccia Scerbo e Fabio Mannolo.

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