Confermato l’ergastolo per Paolo Bellini, tra i responsabili della strage di Bologna. La Corte d’Assise d’Appello del capoluogo dell’Emilia-Romagna, presieduta dal giudice Alberto Pederiali, ha convalidato la condanna al carcere a vita per l’ex terrorista di Avanguardia Nazionale, ladro di opere d’arte e killer di ‘Ndrangheta legato ad Antonino Gioè e indagato per le stragi del ’93 e l’attentato di Capaci, nel processo sulla strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
La sentenza è arrivata dopo sei ore di camera di consiglio: le motivazioni della sentenza saranno disponibili entro 90 giorni. Bellini era accusato in concorso con gli ex Nar già condannati, Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini. E con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, tutti morti e non più imputabili, ma ritenuti mandanti, finanziatori o organizzatori dell’attentato.
La Corte di Assise di Appello di Bologna, oltre a confermare l’ergastolo per Bellini, ha ribadito la colpevolezza anche degli altri due imputati. Si tratta dell’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, accusato di depistaggio e condannato nuovamente a sei anni, e di Domenico Catracchia, ex amministratore di condomini in via Gradoli, a Roma, accusato di false informazioni al pm al fine di sviare le indagini, condannato a quattro anni.