Cronaca

Bambina annegata in piscina: cinque indagati

A puntellare l’inchiesta le immagini delle telecamere di sorveglianza, acquisite dai carabinieri della Stazione

Carabinieri

Sono cinque le persone sotto inchiesta per la morte della piccola Yasmine, la bimba di sette anni annegata giovedì scorso nella piscina “Fulli” di Sesta Godano (La Spezia). Sul registro degli indagati la pm della Spezia Maria Pia Simonetti ha iscritto, con l’accusa di omicidio colposo, i nomi del bagnino diciottenne in turno in quel momento e delle quattro educatrici del centro estivo comunale di Sestri Levante (Genova) che avevano accompagnato quel giorno i bambini all’impianto sportivo della Val di Vara. Tutti gli indagati hanno ricevuto l’avviso di garanzia: potranno così nominare un consulente di parte per l’autopsia, il cui incarico sarà conferito venerdì e che si svolgerà presumibilmente all’inizio della prossima settimana.

A puntellare l’inchiesta le immagini delle telecamere di sorveglianza, acquisite dai carabinieri della stazione di Sesta Godano: mostrerebbero la bambina finire riversa in acqua molto probabilmente priva di sensi, senza che nessuno, né il bagnino né le educatrici, se ne accorgano, per un tempo che gli inquirenti ritengono sufficiente a provocare l’annegamento. Gli accertamenti sull’organizzazione del centro eventi “Fulli” non avrebbero portato a risultati penalmente rilevanti. La posizione del bagnino sarebbe regolare e non ci sarebbero dubbi sulle sue mansioni: sarebbe stato a tutti gli effetti il responsabile del salvataggio. La morte della bambina è avvenuta a seguito dell’annegamento del 4 luglio: nonostante i soccorsi e il volo al Gaslini, la bimba è deceduta il giorno seguente.