Cronaca

‘Ndrangheta, gli affari del clan vibonese a Roma (DETTAGLI)

Le intercettazioni hanno rivelato minacce per mantenere il controllo sul deposito di carburanti

pentito collaboratore di giustizia

A Roma, diverse organizzazioni criminali collaborano nel fiorente mercato dei carburanti, utilizzato per riciclare denaro e ottenere profitti illeciti tramite contrabbando e frodi fiscali. Le indagini hanno evidenziato che queste organizzazioni, strutturate come holding, operano nel settore sfruttando depositi e società, destabilizzando il mercato legale.

Roberto Macori, legato alla cosca calabrese dei Mancuso, e Piero Monti, rappresentante delle mafie romane, sono stati identificati come figure centrali. Dal 2018, le indagini hanno rivelato che Macori, socio occulto di Monti, gestiva il deposito “F.lli Vianello” e la “Mediolanum Holding spa”, insieme a diverse altre società legate a famiglie mafiose calabresi, romane e campane. Ebbene, le intercettazioni hanno mostrato il coinvolgimento di Macori con varie consorterie criminali. La “Mediolanum Holding Srl” è risultata essere un veicolo per riciclare denaro delle cosche mafiose. Macori, Monti e Domitilla Strina avrebbero facilitato l’acquisto di carburante a prezzi ridotti per membri delle cosche Morabito e Mancuso, reinvestendo i proventi illeciti.

L’uomo dei Mancuso. Antonio Cristofer Brigandì, identificato come uomo di fiducia dei Mancuso, aveva legami familiari con la cosca di Limbadi. Era socio nella “Mediolanum Holding S.P.A.” e presidente della “Mediolanum Oil S.r.l.”. Le intercettazioni hanno rivelato minacce per mantenere il controllo sul deposito “F.lli Vianello”, collegando queste intimidazioni all’omicidio di Matteo Vinci, per il quale Rosaria Mancuso e Vito Barbara sono stati condannati all’ergastolo.

Controllo mafioso del deposito. Le indagini hanno mostrato che il controllo del deposito “F.lli Vianello” è avvenuto tramite metodi mafiosi, senza pagamenti ma attraverso intimidazioni e la reputazione criminale. Questo ha permesso ai gestori di eliminare la concorrenza e consolidare il potere della cosca Mancuso nel settore dei carburanti.

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