La missione, quasi impossibile, per l’Azienda sanitaria provinciale e per la Regione è ricostruire tutti i bilanci pregressi e approvarli entro la fine dell’anno in corso. Nel frattempo, l’ente di via Diana ha dovuto riadottare il bilancio del 2022 a seguito delle richieste del Dipartimento Salute. È stata condotta un’ampia attività di ricognizione della situazione, in particolare del contenzioso, con il supporto dell’advisor KPMG. Sono stati esaminati campioni di contenzioso del lavoro e commerciale per quantificare alcune voci del bilancio. L’analisi della situazione dal 2015 al 2022 ha rivelato dati allarmanti, sebbene prevedibili: «L’attività dell’advisor ha stimato le passività potenziali del contenzioso “non tracciato”, relativo a “giudizio lavoro” e “risarcimento danni”, per un totale di 10.052.578,43 euro, suddivisi in 5.952.560,12 euro (contenzioso lavoro) e 4.100.018,31 euro (risarcimento danni). Questa stima ha reso necessario procedere con le variazioni contabili, modificando così il Fondo rischi e oneri».
La riapertura del bilancio 2022 ha permesso di accogliere ulteriori osservazioni del collegio sindacale riguardo alla “mancata costituzione di un fondo svalutazione crediti”, rilevando nella nota integrativa la necessità di una prudenziale svalutazione dei crediti aziendali, includendo anche crediti considerati non esigibili. La riadozione del bilancio 2022, dopo la deliberazione del 30 giugno 2023, è stata necessaria a causa delle osservazioni del collegio sindacale, che aveva evidenziato rilievi riguardanti la corretta costituzione del Fondo rischi e oneri. Nella relazione del verbale 13 del 27 giugno scorso, si era deciso di verificare la consistenza dei Fondi rischi e oneri alla luce della ricognizione del contenzioso al 31 dicembre 2022 e di esaminare le singole cause per le quali l’Azienda non si era costituita in giudizio.
