Cronaca

In un asilo bimbi insultati e maltrattati: arrestata la titolare e due maestre

Le indagini hanno rivelato un lungo elenco di offese verbali nei confronti di 35 bambini, come “hai rotto le scatole” o “fai proprio schifo”

000524B6-la-maestra-che-ha-maltrattato-i-bambini-di-un-asilo-e-stata-arrestata

Un asilo privato a Vangano è al centro di un’inchiesta della procura di Milano che ha portato agli arresti domiciliari della titolare e di due maestre. L’accusa è di maltrattamenti sui bambini di età compresa tra sei mesi e tre anni. Le intercettazioni telefoniche tra due educatrici hanno rivelato una serie di comportamenti inappropriati e violenti verso i piccoli ospiti. Le intercettazioni telefoniche tra due educatrici dell’asilo hanno fornito prove schiaccianti contro la titolare e le maestre. In una delle telefonate, una delle educatrici descrive la situazione: “Tutti i bambini che piangevano, lei (la titolare, ndr) che mi diceva ‘fa niente lasciali piangere’, un bambino che era per la prima volta senza la mamma quindi aveva bisogno proprio di silenzio, tranquillità e coccole, noi l’abbiamo dovuto lasciar piangere…Io sono stata con bambini che piangevano fino a quando se ne sono andati a casa”.

Le indagini hanno rivelato un lungo elenco di offese verbali nei confronti di 35 bambini, come “hai rotto le scatole” o “fai proprio schifo”. Le indagate sono accusate di aver urlato a breve distanza dal viso dei bambini, di averli strattonati, tirato loro le orecchie e di averli ‘confinati’ sul seggiolone o in sala nanna, da soli e al buio. Le accuse non si limitano agli abusi fisici e verbali. Le maestre sono anche accusate di aver lasciato i bambini piangere senza consolarli, anche per mezz’ora sul vasino con la scusa che dovevano imparare a fare la pipì. In alcuni casi, i bambini che si bagnavano venivano lasciati sporchi senza essere cambiati. Le accuse mosse dalla procura di Milano sono gravissime e potrebbero portare a pene severe per le indagate. L’inchiesta ha scosso la comunità di Vangano e ha sollevato importanti interrogativi sulla supervisione e la regolamentazione degli asili privati. Mentre le indagini continuano, la priorità resta il benessere dei bambini coinvolti. Le autorità stanno lavorando per garantire che ricevano il supporto necessario per superare questi traumi. I genitori, scioccati e arrabbiati, chiedono giustizia per i loro figli e un sistema di controllo più rigoroso per prevenire future violenze.

Questa vicenda mette in luce l’importanza di vigilare costantemente sulle strutture educative per garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti i bambini.