Cronaca

‘Ndrangheta, condannati autori della “truffa della valigia” (NOMI)

Gli esiti delle indagini hanno confermato la presenza e l'operatività delle cosche mafiose calabresi

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Nel maggio del 2023, un’importante operazione antimafia denominata “Cagliostro” è stata condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Torino, con il supporto dei carabinieri del comando provinciale di Torino. L’indagine mirava a smantellare le attività criminose legate alla ‘ndrangheta nelle zone di Ivrea e Chivasso. Il pubblico ministero aveva richiesto l’arresto di 35 individui, ma il giudice per le indagini preliminari, Rosanna Croce, ha disposto la custodia cautelare solo per nove di loro.

Uno dei tronconi principali dell’inchiesta riguardava la cosiddetta truffa della valigia, una frode ingegnosa e ben organizzata. Il modus operandi consisteva nell’avvicinare le vittime, proponendo loro l’acquisto di una somma di denaro sporco a un prezzo inferiore al valore nominale. Dopo aver mostrato delle mazzette di banconote vere per convincerli, i truffatori scambiavano abilmente le valigette, lasciando le vittime con vecchi giornali o pacchi di caffè al posto del denaro promesso.

Aniello Maurizio Buondonno (classe 1968): 5 anni e 6 mesi;
Flavio Carta (classe 1974): 6 anni;
Stefano Marino (classe 1961): 5 anni e 10 mesi;
Francesco Vavalà, detto “Franco Ippopotamo” (classe 1955): 3 anni.

Gli esiti delle indagini hanno riaffermato la presenza e l’operatività delle cosche mafiose calabresi nella regione, evidenziando come queste riproducano le modalità operative tipiche della ‘ndrangheta della Provincia di Reggio Calabria. Grazie all’impegno degli uomini del Reparto Operativo Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino, è stato possibile smantellare un’organizzazione criminale che operava con schemi sofisticati e ben strutturati, infliggendo un duro colpo alla criminalità organizzata nella regione.

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