Cronaca

Le rivelazioni del pentito fanno tremare la ‘ndrangheta e i cartelli brasiliani (NOME)

La sua collaborazione con le autorità italiane e brasiliane promette di svelare dettagli cruciali sui legami tra le organizzazioni criminali italiane e quelle brasiliane

pentito collaboratore di giustizia

Il pentimento di Vincenzo Pasquino, un membro di spicco della ‘ndrangheta, potrebbe sconvolgere il mondo delle organizzazioni criminali. Nato a Torino nel 1990, Pasquino è stato un attore chiave nelle operazioni dei clan calabresi in Brasile, collaborando con le principali organizzazioni criminali locali: il Primeiro Comando da Capital (Pcc) e il Comando Vermelho (Cv). Secondo il quotidiano brasiliano “O Estado de Sao Paulo”, la sua collaborazione potrebbe avere effetti paragonabili a quelli del noto pentito di Cosa Nostra, Tommaso Buscetta.

L’arresto e la collaborazione

Pasquino fu estradato in Italia dopo essere stato arrestato in un residence a Joao Pessoa, in Brasile, nel 2021. La polizia federale brasiliana e i carabinieri del Ros lo catturarono mentre era in compagnia del narcotrafficante Rocco Morabito, un altro esponente di spicco della ‘ndrangheta. Le sue dichiarazioni sono ora parte integrante del processo “Eureka”, che ha visto la collaborazione delle Dda di Reggio Calabria, Milano e Genova, insieme ad investigatori di Germania, Belgio e Portogallo. Questa operazione ha smantellato un’organizzazione transnazionale coinvolta nel riciclaggio, traffico di droga e armi, colpendo duramente le cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo.

Implicazioni Internazionali
Secondo “O Estado de Sao Paulo”, Giovanni Melillo, capo della Direzione nazionale antimafia italiana, ha informato il procuratore generale brasiliano, Paulo Gonet, delle “dichiarazioni e confessioni che appaiono pertinenti ad indagini riservate alla giurisdizione della Repubblica del Brasile”. Queste dichiarazioni riguardano il traffico di droga organizzato da gruppi criminali legati al Pcc e al Cv.

Pasquino ha rivelato che i rapporti tra il suo gruppo e i Nirta di San Luca iniziarono nel 2017, quando necessitavano di una “salita” dai porti del Brasile. Ha spiegato di essere parte della ‘ndrangheta dal 2011 e di aver gestito la logistica per l’invio di droga in Europa dal 2017. In Brasile, aveva stabilito la sua base nel quartiere di Tatuapé a San Paolo, un’area ricca di proprietà di lusso appartenenti ai leader del Pcc, soprannominata “Little Italy” dai magistrati locali in riferimento al famoso quartiere di New York dominato dalla mafia.

Prospettive future
Il pentimento di Pasquino potrebbe portare a una serie di arresti e a una maggiore comprensione delle operazioni transnazionali della ‘ndrangheta. La sua collaborazione con le autorità italiane e brasiliane promette di svelare dettagli cruciali sui legami tra le organizzazioni criminali italiane e quelle brasiliane, potenzialmente destabilizzando entrambe le strutture.