Cronaca

Duro colpo alla criminalità organizzata: preso latitante (NOME)

Prima di bloccare l’auto del l'arrestati, i carabinieri hanno fermato un’altra vettura che fungeva da staffetta, con a bordo altre due persone incensurate

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I carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno arrestato Salvatore Mari, noto come “O’ Tenente”, un latitante di alto profilo inserito nella lista dei “latitanti pericolosi” del Ministero dell’Interno. L’operazione rappresenta un significativo successo nella lotta contro la Camorra.
La Cattura di Salvatore Mari
Mari, 47 anni, era latitante dal novembre 2023, sfuggito a un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Durante quell’operazione, altre 36 persone legate al clan Abbinante furono arrestate, accusate di associazione mafiosa, tentata estorsione e traffico di stupefacenti.

La svolta è avvenuta nella notte, quando i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, con il supporto della Compagnia Stella, hanno rintracciato Mari a Giugliano in Campania. Mari stava percorrendo via Ripuaria a bordo di una Mini Cooper gialla, accompagnato da due persone incensurate.

L’arresto non è stato semplice. Prima di bloccare l’auto di Mari, i carabinieri hanno fermato un’altra vettura che fungeva da staffetta, con a bordo altre due persone incensurate. Grazie a una complessa attività di indagine, tra cui il web patrolling e tecniche tradizionali, i militari hanno individuato il covo di Mari: una villetta a Castel Volturno, in provincia di Caserta.

Il Covo di Salvatore Mari
Nel covo sono state trovate altre due persone, anche loro incensurate. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto 500 grammi di marijuana, 9.920 euro in contanti, un lampeggiante, manette, finte palette delle forze dell’ordine e parti di uniformi simili a quelle delle forze di polizia. Mari è stato trasferito nel carcere di Secondigliano ed è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le sei persone incensurate trovate durante l’operazione sono state denunciate per favoreggiamento. Questo arresto è un duro colpo per il clan Abbinante e dimostra il continuo impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata. L’operazione sottolinea l’importanza delle attività investigative e della cooperazione tra diverse unità delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza pubblica e combattere le attività illecite delle organizzazioni mafiose.