Cronaca

Corruzione e ‘Ndrangheta, assolto funzionario di un’Asp calabrese (NOME)

Il Tribunale accoglie la richiesta della difesa

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Il Tribunale collegiale di Palmi ha assolto dall’accusa di corruzione, con la formula più ampia, perché il fatto non sussiste, l’ex coordinatore delle farmacie ospedaliere dell’Asp di Reggio e responsabile delle farmacie di Palmi e Gioia Tauro fino al dicembre 2017, Giuseppe Fiumanò, in pensione dal 1° gennaio 2018. Fiumanò, nell’ambito dell’operazione denominata “Chirone”, originariamente era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di due episodi di corruzione, aggravati dalla finalità agevolatrice mafiosa. I fatti, secondo l’accusa, sarebbero avvenuti tra il novembre e il dicembre del 2017. Per queste accuse nei confronti del dirigente Asp erano stati disposti gli arresti domiciliari, poi annullati dal Tribunale del Riesame reggino.

Già il giudice dell’udienza preliminare, nel marzo 2022, aveva pronunciato, in favore dell’imputato, sentenza di non luogo a procede «perché il fatto non sussiste», sia per il reato di concorso esterno che per un solo episodio di corruzione. Lo stesso giudice aveva, invece, rinviato a giudizio dinnanzi al Tribunale Collegiale di Palmi il farmacista esclusivamente per l’unico episodio di corruzione residuato.
Nel corso di oltre due anni di istruttoria dibattimentale, i difensori di Fiumanò, gli avvocati Andrea Alvaro e Antonio Fiumanò, hanno dimostrato l’infondatezza dell’accusa residua. Tant’è che, in sede di requisitoria, lo stesso pubblico ministero ha richiesto per Fiumanò una sentenza assolutoria. Il Tribunale di Palmi, in accoglimento della concorde richiesta delle parti, ha assolto il dirigente Asp con la formula «perché il fatto non sussiste».

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