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Il grande caldo durerà fino al 17 agosto, poi si cambia

Al Sud le temperature, pur rimanendo sempre elevate, rientreranno però entro le medie del periodo

caldo

Oggi 19 città in bollino rosso e tre in arancione sulle 27 monitorate dal ministero della Salute, domani 22 con il passaggio in rosso anche di Venezia, Viterbo e Bari. Il flusso di aria rovente portato sulla Penisola dall’anticiclone africano non darà tregua ancora per qualche giorno.
Almeno fino al pomeriggio-sera di sabato 17, quando le regioni settentrionali inizieranno a essere interessate da un flusso di aria più fresca proveniente dal Nord Europa che farà scoppiare alcuni temporali dapprima sui rilievi con possibili sconfinamenti anche nelle pianure, poi più decisamente domenica con rovesci diffusi su tutto il Centronord. Anche al Sud le temperature, pur rimanendo sempre elevate, rientreranno però entro le medie del periodo.
Se le previsioni saranno confermate — quelle oltre le 72 ore hanno margini di incertezza crescenti — si tratterebbe del primo segnale della «rottura del caldo estivo», che spesso avviene nei giorni seguenti il Ferragosto.
Nel frattempo, l’anticiclone africano Caronte continuerà a dominare il quadro meteorologico dell’Italia. Ad eccezione dei temporali di calore, infatti, l’atmosfera si manterrà stabile, in un contesto soleggiato e molto caldo, con temperature che potrebbero raggiungere o addirittura superare la soglia dei 40°C, soprattutto in alcune aree del Centro e del Sud del Paese.
Quest’anno le temperature non sono arrivate ai picchi record toccati negli anni scorsi, ma la durata dell’ondata di calore ha oltrepassato ogni primato. Da mesi al Meridione, ma anche in alcune regioni centrali come Lazio e Toscana, si registrano massime quasi costantemente intorno ai 35 gradi mentre pochissime, se non assenti del tutto, sono state le precipitazioni, specie in Sicilia e in Puglia. Alla stazione meteo automatica di Colle Major (4.750 metri di altezza) la temperatura è rimasta sopra lo zero per 33 ore consecutive, dalla mezzanotte di sabato alle ore 9 di domenica scorsa, una durata che ha demolito il precedente primato di 5 ore. Sulla vetta della Marmolada (3.343 metri) ieri la massima è stata di 11,4 °C.