Momenti di panico si sono verificati a Filadelfia, dove solo grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine è stato possibile evitare conseguenze peggiori. Una coppia di origine nigeriana, già nota per precedenti episodi di tensione, ha aggredito fisicamente e verbalmente alcuni operatori del centro SAI (Servizi di Accoglienza e Integrazione) della cittadina.
L’episodio, raccontato dalla Gazzetta del Sud, è avvenuto in pieno giorno, quando la coppia ha avvistato in piazza Mons. Serrao due coordinatori del centro, la dottoressa Simona Gugliotta e Giovanni Prestigiacomo. Ritenendo i due responsabili, insieme alla signora Barbara Cosentino, dell’allontanamento del figlio avvenuto due anni prima, i coniugi hanno iniziato a inveire violentemente contro di loro. L’aggressione è presto degenerata, culminando in una colluttazione in cui Barbara Cosentino è rimasta ferita, riportando contusioni giudicate guaribili in quindici giorni.
Anche il comandante della Polizia Municipale, Alberto Morano, intervenuto per calmare la situazione, è stato aggredito, finendo a terra con contusioni in diverse parti del corpo. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, la donna ha continuato a inveire contro gli agenti, finendo per essere ammanettata e condotta presso la caserma dei carabinieri. Successivamente, è stata rilasciata ma denunciata a piede libero.
La situazione ha scosso profondamente la comunità di Filadelfia. Gli operatori del centro SAI, spaventati da quanto accaduto, hanno chiesto l’allontanamento della coppia dalla cittadina per prevenire ulteriori incidenti. “Non ne posso più, vivo nella paura,” ha dichiarato Barbara Cosentino, esprimendo il timore di ulteriori aggressioni. Anche la dottoressa Gugliotta ha condiviso lo stesso sentimento, chiedendo un intervento deciso da parte delle autorità competenti.
