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Sistema bibliotecario, Vibo Unica: «Patrimonio da salvaguardare»

«La nostra consigliera comunale presenterà un ordine del giorno ad hoc per discutere del futuro di Palazzo Santa Chiara»

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Vibo Unica, attraverso il suo responsabile provinciale Francesco Belsito, ha ritenuto opportuno intervenire nel noto dibattito che attiene il Sistema bibliotecario vibonese, «sul presupposto che tale questione presenta due aspetti fondamentali di interesse collettivo e cioè da un lato l’aspetto culturale inteso come presidio espressione di iniziative culturali di valore e contenitore di un patrimonio librario di pregio che supera i cinquantamila volumi e dall’altro l’aspetto relativo all’utilizzo di “Palazzo Santa Chiara” presso cui insiste il Sistema stesso».

Entrambe le esigenze, quella più prettamente culturale e quella relativa alla fruizione di Palazzo Santa Chiara, «meritano tutela politica in concreto al netto di proclami da campagna elettorale. In particolare occorre rammentare come Palazzo Santa Chiara sia espressione del patrimonio pubblico che è un bene comune della città e deve mantenere il suo giusto decoro con la fruizione e l’inserimento nel circuito della socialità e questa esigenza può essere garantita solo aprendo tale Palazzo a realtà come quelle oggetto di discussione. Ed infatti sino ad oggi solo l’attività del sistema bibliotecario all’interno del citato palazzo garantisce un normale utilizzo di quest’ultimo consentendo alla comunità vibonese di poterne usufruire».

«Epperò, un tema così importante deve essere affrontato con estrema chiarezza anche alla luce di tutte le recenti vicende che hanno interessato il Sistema Bibliotecario ed alcune sue gestioni e pertanto occorre distinguere due questioni: quella relativa al sistema bibliotecario inteso come istituzione culturale che in quanto tale deve essere difesa e garantita per il bene ed il progresso della città; quella relativa alla recente gestione del sistemo bibliotecario che ha suscitato un vasto dibattito prima sul piano politico e poi sul piano giudiziario che non può e non deve essere oggetto né di difesa né di interferenze di sorta rispetto all’operato che sul punto sta egregiamente svolgendo la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia», prosegue la nota.

«Pertanto, affinchè la battaglia per difendere il Sistema Bibliotecario sia pienamente credibile e soprattutto sostenibile, è necessario che l’attuale interesse della politica e della classe dirigente della città si concentri esclusivamente sul primo punto orientando ogni sforzo a capire come rilanciare un presidio culturale che non può e non deve rimanere ostaggio di situazioni passate e che non può altresì subire le conseguenze negative di eventuali responsabilità individuali. Ovviamente il punto centrale è il reperimento delle risorse finanziare e per reperirle non si possono dimenticare i numerosi finanziamenti europei sulla cultura», continua il comunicato di Vibo Unica.

«Per il resto, non possiamo che esprimere la più ampia fiducia nei riguardi della magistratura con la consapevolezza che per evitare degenerazioni in molti tra osservatori e politici avrebbero potuto intervenire ben prima negli anni evitando che le questioni amministrative potessero poi sfociare poi in questioni giudiziali. In definitiva con le dovute precisazioni come sopra si ritiene che occorre mettere in moto quanto necessario per salvaguardare il Sistema bibliotecario inteso appunto come istituzione culturale e che pertanto vada avviata una seria discussione in consiglio comunale. In questo senso daremo mandato al nostro consigliere comunale Claudia Gioia affinchè si faccia promotrice di questa posizione in consiglio comunale», conclude Francesco Belsito.

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