Politica

Depurazione a Reggio, Daffinà precisa: “Il troppo pieno non è di nostra competenza” (VIDEO)

Il subcommissario chiarisce che sono Regione e Comuni a doversene occupare fino a quando le opere non vengono portate a termine

Arrivano le parole chiarificatrici del subcommissario alla depurazione Tonino Daffinà, in merito alla gestione del cosiddetto “troppo pieno” nel depuratore di Reggio Calabria. Subentrato ormai da un anno, alla guida della struttura che ha sede alla Cittadella, è proprio costui a chiarire quali siano le competenze di programmazione e gestione, in un ambito così delicato. “Nella depurazione -spiega Daffinà a Zoom24 – in linea generale intervengono Regione e Comune. La Sorical dovrà successivamente subentrare ma è ancora prematuro pensare che sia imminente e servirà del tempo per il passaggio delle competenze”.

Nella fattispecie, “la Regione si preoccupa dell’aspetto finanziario e la programmazione e i Comuni di quel che concerne la gestione. Il sub-commissario, invece, ed il suo ufficio devono preoccuparsi -sottolinea Daffinà – degli interventi relativi agli agglomerati in infrazione comunataria. Tra gli altri, c’è anche il depuratore di Reggio, dove il problema della depurazione nasce già nel 2012, ma fino al 2017 il soggetto attuatore non si era preoccupato di fare interventi, per questo trasferiti all’ufficio del commissario”.

Una storia lunga e soprattutto dimenticata, sulla quale di recente è stato messo, dopo la nomina di Daffinà, avvenuta nell’agosto 2023, un punto fermo: “Abbiamo già presentato vari progetti per diversi depuratori di Reggio tra cui Gallico e Ravagnese. Quanto alla rete fognaria -conclude il subcommissario – la competenza è del Comune. Il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà aveva immaginato che, diventando il commissario soggetto attuatore, la gestione passasse dal nostro ufficio. Così, invece, non è e comunque stiamo chiedendo un chiarimento al Ministero”. Il commissario dovrà preoccuparsi della gestione “soltanto una volta completato l’intervento”.

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