Cronaca

L’Ue abroga le misure restrittive sulla peste suina in Calabria

Decisione arrivata con il supporto unanime degli Stati membri dell'unione europea durante la riunione del Comitato Paff tenutasi a Bruxelles

Con il supporto unanime degli Stati membri dell’unione europea durante la riunione del Comitato Paff (Piante, Animali, Alimenti e Mangimi) tenutasi a Bruxelles, la Commissione Europea ha deciso di abrogare le ultime misure restrittive ancora in vigore in Sardegna, Piemonte, Calabria e Liguria per via della Peste suina africana.

“La Sardegna può considerarsi libera dal virus e si tratta di un risultato davvero importante. La Commissione si è espressa all’unanimità anche sull’uscita dalle zone di restrizione di alcuni territori della regione Calabria, Piemonte e Liguria. E’ una buona notizia per gli allevatori e l’applicazione delle corrette strategie dimostra come sia possibile ottenere dei risultati. Dobbiamo continuare a lavorare nelle altre zone interessate dal virus per contrastare la diffusione della peste suina africana con l’obiettivo di una completa eradicazione”. E’ quanto dichiara in una nota Giovanni Filippini, commissario straordinario Peste Suina Africana e direttore generale della Salute animale del Ministero della Salute.

“La Sardegna è libera della peste suina e questo è un risultato davvero straordinario”. È quanto dichiarano, in una nota congiunta, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il ministro della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. “Il governo – aggiungono – ha messo in campo il massimo impegno, anche in termini di risorse, per combattere il virus e sostenere i nostri allevatori. Oggi arriva una buona notizia per la Sardegna ma anche per il Piemonte, la Calabria e la Liguria che vedono alcuni territori uscire dalle zone di restrizione. Le misure adottate – continuano i due ministri – richiedono sacrifici alle aziende, a cui stiamo garantendo supporto, ma sono necessarie per salvaguardare la salute animale e scongiurare ricadute sulle attività degli allevamenti. Questi primi risultati indicano la strada da seguire, secondo la strategia messa in atto dalla struttura commissariale, che sta lavorando senza sosta anche nelle altre aree interessate dalla peste suina africana”.